Come il Rapporto col Papà Influenza la Scelta del Nostro Partner in 5 Punti

Avete mai fatto caso a quanto un partner ricordasse - o non ricordasse affatto - le caratteristiche di vostro padre? Se la risposta è sì, probabilmente non è frutto del caso: il papà è infatti in grado di influire sulla scelta del nostro compagno. Ecco come in 5 punti!

“Sono stata anch’io bambina di mio padre innamorata”, cantava una mai sufficientemente compianta Mia Martini. Senza voler chiamare in causa teorie psicologiche e complessi di Elettra, sappiamo tutte come il rapporto che lega un padre a una figlia sia qualcosa di indescrivibile: intensissimo e, seppur talvolta carico di tensioni, capace di farci sentire sempre protette e al sicuro. Un legame talmente forte da influenzare anche la scelta del nostro partner nella vita adulta: il modo in cui il papà ci ha trattate determina infatti il tipo di uomo di cui siamo alla ricerca.

21

Se, per esempio, nostro padre è sempre stato rispettoso nei nostri confronti, tendenzialmente non cercheremo a tutti i costi l’approvazione maschile. Mentre un papà che ha impostato un rapporto conflittuale con noi ci spingerà a gettarci tra le braccia di partner scostanti, quando non distaccati. Le variabili, in realtà, sono diverse: ci sono donne che cercano un uomo che ricordi per filo e per segno il papà, laddove altre vogliono un partner che sia esattamente agli antipodi rispetto al genitore.

In questo articolo abbiamo raccolto a titolo esemplificativo 5 tipologie di padre: cercheremo di spiegarvi come il loro carattere e il loro atteggiamento possano influenzare la scelta del nostro partner.

1. Il papà autoritario

padre autoritario
Fonte: Web

Un papà autoritario è un genitore molto concentrato sui nostri doveri, sull’insegnamento di ciò che sarebbe giusto e ciò che invece sarebbe sbagliato, un padre che analizza il nostro comportamento nei minimi dettagli e non manca di sottolineare, in modo più o meno pacato, quelli che secondo lui sono errori, grandi o piccoli che siano.

Chi ha vissuto un rapporto di questo genere col papà sa che, razionalmente, vorrebbe un uomo che si comporti all’opposto, salvo poi finire per accoppiarsi, nella stragrande maggioranza delle volte, con uomini in grado di dominarci. Questo perché nonostante la nostra consapevolezza, la presenza di un “padre-padrone” impedisce il pieno sviluppo delle nostre capacità di libera espressione. Per questo, anche con l’aiuto di uno psicologo, se servisse, dovremmo orientarci su partner molto aperti al dialogo, capaci di ascoltare ma al contempo di non giudicare, con i quali sia possibile creare una relazione paritaria e basata sul confronto e sulla comunicazione.

2. Il papà amicone

padre amicone
Fonte: Web

Nell’infanzia e nell’adolescenza un padre-amicone sembra una vera e propria manna dal cielo. Ma non di rado un rapporto di questo genere ci rivela i suoi limiti quando cresciamo. Probabilmente, se abbiamo avuto un papà di questo tipo, siamo state abituate a un genitore che non si è mai imposto, che non ha mai preso decisioni per noi – nemmeno quando sarebbe stato necessario farlo – e che ci ha sempre detto sì, una sorta di salvezza contro gli eventuali “No” – magari più che giustificati – della mamma.

Un papà-amicone potrebbe inconsciamente gettarci tra le braccia di uomini spensierati, leggeri, talvolta superficiali e infantili, ma tuttavia poco sicuri di sé e dei propri obiettivi, tanto da lasciare tutte le responsabilità della coppia sulle nostre spalle. Se siamo incappate in relazioni di questo tipo, dovremmo fermarci per un momento a pensare che forse sarebbe meglio per il nostro benessere e la nostra stabilità avere accanto un uomo sicuro di sé, molto concreto, che sappia prendersi le responsabilità del caso senza tuttavia soffocarci. Nulla vieta che la scelta cada su un partner più ironico e spensierato, ma facciamo attenzione a non trasformarci da partner in seconde mamme.

3. Il papà disinteressato

padre disinteressato
Fonte: Web

Se abbiamo avuto un papà disinteressato, ci siamo abituate a crescere con un genitore che non ci ha mai davvero supportate, che non si è mai realmente interessato alle nostre ambizioni, ai nostri progetti e alla nostra vita, pur magari non facendoci mancare nulla in termini materiali.

Un papà di questo tipo può generare in noi qualche problema di comunicazione emotiva, portandoci così a maturare una sorta di avversità nei confronti degli uomini, convinte come siamo ormai che nessun uomo possa davvero capirci, amarci o sostenerci, con il relativo carico di rabbia, insoddisfazione e insicurezza. Potremmo ritrovarci a inseguire partner egocentrici e narcisisti, oltre che poco affidabili, ma in questo caso dovremmo fare molta attenzione: per risolvere i nostri squilibri interiori potrebbe aiutare un uomo empatico, caloroso e realmente interessato a ciò che ci accade ogni giorno.

4. Il papà perfetto

padre perfetto
Fonte: Web

Un papà come quello che stiamo per andare a descrivere è niente meno che perfetto: affidabile e sempre al nostro fianco per un consiglio, interessato alla nostra vita e ai nostri progetti, capace di autorevolezza quando serve e sempre affettuoso e rispettoso con la mamma. Quasi una chimera.

Chi ha avuto la fortuna di convivere con un papà di questo tipo sa che tuttavia possono esserci contraccolpi nella scelta del partner: alcune donne, infatti, tendono ad avere relazioni con uomini scialbi e inconcludenti giusto per dimostrare a se stesse che il padre tanto amato rimane sempre e comunque il migliore. D’altro canto è pur vero che il nostro papà è stato in grado di regalarci una vita da donne sicure di sé , con autostima e convinte delle proprie potenzialità e possibilità, capaci di avvicinarsi in modo sereno agli uomini, di cui non abbiamo mai avuto ragione di aver timore. Dovremmo quindi cercare un partner che, come nostro padre, sappia dimostrare di essere realmente interessato a noi, e che in più ci faccia sentire estremamente sensuali e desiderabili, magari anche attraverso un pizzico di gelosia al momento giusto.

5. Il papà romantico

padre romantico
Fonte: Web

L’aggettivo “romantico” dev’essere naturalmente inteso in senso lato: ci riferiamo a un papà che è un po’ un eterno bambino, poco concreto e molto concentrato su ideali spirituali e varie forme di creatività, contraddistinto da scarsa pazienza ma capace di atteggiamenti molto affascinanti, che tuttavia trasmettono alle figli insicurezza, ansia e fragilità. Eppure capita, nemmeno di rado, che le donne che hanno avuto un padre simile restino innamorate a vita di quella figura maschile, tanto da desiderare un compagno “ideale” al quale attribuire valori inesistenti, frutto del proprio immaginario e della propria ricerca. Questo si trasforma, sul piano della coppia, in un rapporto fatto di dipendenza e frustrazione, ricco di delusioni. Non dobbiamo rinunciare a priori a un uomo creativo e con una sfera spirituale spiccata, ma cerchiamone uno che abbia anche un lato pragmatico pronunciato, che sia paziente e maturo.

In generale, amiche, potremmo dire che un figlia ferita dal rapporto col padre potrà cercare nel partner un surrogato paterno; è pur vero che siamo anche in grado di rimuovere il dolore eventualmente causato dal papà attraverso una rabbia costruttiva e sana, che ci consente di liberarci dai “fantasmi” per costruire una relazione non già con un uomo che ci ricordi il papà, ma con il partner più giusto per noi. Che ne pensate?

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!