Alimentarsi con il seme maschile: la semeterapia, tra presunti benefici e bufale
La semeterapia è qualcosa che ha un'attinenza scientifica, ma dobbiamo fare attenzione a leggere bene le ricerche.
La semeterapia è qualcosa che ha un'attinenza scientifica, ma dobbiamo fare attenzione a leggere bene le ricerche.
Di tanto in tanto, in Rete, sentiamo parlare di semeterapia. E alcune di noi reagiscono con un certo disgusto. Che, per la verità, è anche comprensibile. Normalmente, gli argomenti a favore o neutrali sul seme maschile restano confinati alla riproduzione o alle allegre attività a letto – o anche fuori dal letto, dove vi piace. Ma il connubio tra seme maschile e alimentazione appare un po’ forzato. Se non fosse che negli ultimi anni si sono susseguiti articoli che annunciavano nuove ricerche sul campo.
Ricordiamo però che l’alimentazione dovrebbe essere legata al concetto di felicità nei Paesi occidentali. Laddove non ci si deve nutrire solo per bisogno, è giusto scegliere i cibi che più ci aggradano. Cibi, non fluidi corporei di qualcun altro. Poi, quello che accade tra le lenzuola è un altro paio di maniche.
Donna Moderna ha raccolto per esempio i benefici che si trarrebbero dal seme maschile. Si tratta di un compendio interessante e variegato. Stando all’articolo, lo sperma stimolerebbe il sistema immunitario, aiutando la prevenzione di alcuni tumori femminili, e combatterebbe gli stati d’ansia o la depressione. Ma attenzione: si parla di sesso, non di alimentazione a base di.
La Stampa invece ha riportato nel 2013 il contenuto di una ricerca della Monash University: lo sperma contiene fruttosio, acqua, vitamina C, acido citrico, zinco, enzimi e sarebbe una fonte di proteine. La ricerca però è basata sugli animali, e lo studio, che è stato pubblicato sul Biology Letters, afferma che il seme nutra l’organismo femminile e le uova – negli animali con la riproduzione esterna – dato che lo sperma che viene bevuto resta anche nel tratto riproduttivo. Ma con gli esseri umani la cosa è un po’ diversa. Anzi, lo è molto.
Poi c’è la storia singola di una donna che si nutre in questo modo. Si tratta di Tracy Kiss del Buckinghamshire, nel Regno Unito. Ne parla Leggo, spiegando che la donna combatte così gli stati influenzali. Tracy beve infatti ogni giorno un frullato a base di sperma – che proviene dal suo migliore amico – con frutta fresca di stagione. In un video, Tracy mostrava anche come usare il seme maschile per ottenere una maschera idratante per il viso. Inoltre è vegana, per cui la donna sostiene di poter ricevere in modo naturale così le proteine di cui ha bisogno. Se sta bene a lei…
Mi sentivo sempre spossata e senza energia – ha dichiarato Tracy – ora il mio umore è migliorato. Il sapore è molto buono ma cambia a seconda di quello che il mio amico mangia.
Sempre nell’articolo di Donna Moderna, viene spiegato un concetto che solitamente è illustrato anche durante i corsi pre-parto. Fare sesso alla fine della gravidanza stimola il parto – tanto che viene consigliato dai medici per le gravidanze a termine, ma sconsigliato se per esempio il collo dell’utero si è accorciato anzitempo. Inoltre, in gravidanza il seme aiuta a prevenire ipertensione e preeclampsia. Inutile aggiungere, perché è risaputo, quanto fare sesso regoli i livelli di serotonina, ed è per questo che lo sperma combatte ansia e depressione.
Si deve ricordare che il seme maschile è un veicolo per molte malattie. L’ideale sarebbe non ingerirlo mai e da nessuna persona, neppure in una relazione consolidata – che magari tanto consolidata non è. Con lo sperma si possono infatti veicolare malattie a trasmissione sessuale molto pericolose, come l’HIV, ma anche forme di epatite e perfino l’influenza da cui Tracy si sente invece tanto al sicuro. Ma, se in una relazione il preservativo può essere facoltativo con il sesso orale, sicuramente non lo è con gli incontri occasionali.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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