Giovanissime. Minorenni. Bambine. Così piccole da non essere ancora sviluppate. 

Gli orchi le vanno a prendere, trattano il prezzo parlando quasi sempre lingue occidentali e per ben 80.000 volte l’anno, la lingua è quella italiana. Le stuprano uomini che a casa sembrano gente qualunque, gente a posto, spesso con una posizione importante al lavoro. 

Succede questo nel sud del Mondo, in particolare a Santo Domingo, Colombia, Brasile, Kenya e gli italiani sono i primi pedofili. Piccole schiave del sesso per turisti facoltosi a Malindi, Bombasa, Kalifi e Diani. Spesso queste donnine non hanno più di 14 anni e partono dai 5. 

Oltre il danno, la beffa: “Foto e filmati da portare a casa come souvenir. Costa quanto una buona cena o un’escursione. Puoi fare anche un pacchetto all inclusive: alloggio, vitto, viaggio, drink, preservativi e ragazze per un tot. Puoi cercare nei forum in Rete le occasioni, ci sono i siti apposta. Puoi scegliere tra ”20 mixt age prostitutes”, dalla prima infanzia in su. Puoi avere anche le vergini, mille euro in più.”

Gli italiani sono circa un terzo dei tre milioni di turisti sessuali in tutto il mondo e hanno dai 20 ai 40: depravati per scelta, non perchè sono malati. L’Ecpat sottolinea infatti che il 95% delle persone lo fa per provare un’emozione nuova, in modo occasionale (60%), oppure abituale (35%).

Con i mondiali di calcio nel 2014 il mercato sarà purtroppo rifornito, nonostante i bambini sfruttati siano già 50.000. Marco Scarpati, direttore di Ecpat Italia, racconta: “La settimana prossima ci incontreremo a Varsavia per pianificare, assieme alle Polizie di tutto il mondo, qualcosa che impedisca una replica, in Brasile, di quanto avvenne in Ucraina nel 2010 e in Sudafrica nel 2012: il racket trasportò bambini da tutti i territori circostanti, per accontentare la richiesta. Purtroppo tutto questo accade sempre, in occasione di eventi sportivi. E i controlli sono spesso labili, insufficienti, inefficaci.”

Domenica una marcia ciclistica lungo le strade di 29 città porterà in giro l’indignazione contro il turismo sessuale.

I piccoli schiavi del sesso sarebbero almeno due milioni. Ognuno di loro frutterebbe 67.200 dollari all’anno. Per il racket, il budget complessivo supererebbe i trenta milioni di dollari all’anno

Tra i 10 e 12.000 di questi bambini si trovano in Italia.

 

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