Amore non corrisposto: consigli per smettere di soffrire
Abbiamo sofferto tutte, a turno, per un amore non corrisposto. Ci sentiamo sperdute, ci chiediamo cosa sia meglio fare. Ora possiamo scoprirlo insieme.
Abbiamo sofferto tutte, a turno, per un amore non corrisposto. Ci sentiamo sperdute, ci chiediamo cosa sia meglio fare. Ora possiamo scoprirlo insieme.
Tutte noi, almeno una volta, ci siamo ritrovate a gestire un amore non corrisposto. A volte la storia non è decollata neppure, altre volte si è trattato delle sue battute finali. In quel momento sapevamo solo di avere dei sentimenti per una persona che invece non ne nutriva più per noi o non ne avrebbe mai nutriti. Che ci diceva cose assolutamente offensive, come «ti vedo come un’amica» o peggio ancora «ti vedo come una sorellina». Sono cose che si dicono per non far soffrire, eppure fanno davvero male. Si finisce per chiudersi in casa, ascoltare canzoni tristi, non aver voglia di fare nulla. Cosa sbagliamo?
Innanzi tutto dobbiamo ricordare sempre che non sbagliamo nulla e soprattutto che non siamo noi a essere sbagliate. L’amore non corrisposto esiste anche perché esiste quello corrisposto. Può sembrare una banalità, ma le persone si mettono insieme per un motivo, e questo motivo deve essere reale, durevole e bisogna difenderlo spesso con pazienza (oltre che con le unghie e con i denti, metaforicamente parlando, ovvio). Quando ci capitano situazioni del genere vorremmo urlare o crogiolarci nella nostra tristezza. Invece vale la pena seguire percorsi differenti.
Innanzi tutto, se la persona che amiamo si è comunque comportata bene in questa situazione, non dobbiamo prendercela con lei – né soprattutto con l’eventuale persona con cui ha una relazione o l’avrà di lì a poco. Non vedersi per un po’ può aiutare, così come cercare di reagire. Ma se proprio non ci va di uscire, di essere socievoli, non dobbiamo necessariamente sforzarci. Non si deve forzare la mano, ma assecondare il flusso: non è un luogo comune che il tempo guarisce le ferite, almeno queste del cuore.
Una o più amiche aiutano. Avere delle persone vicine che ci aiutino a svagarci rappresenta davvero un grande aiuto a dimenticare un amore non corrisposto. Magari insieme si possono fare quelle cose un po’ infantili, tipo raccogliere e buttare insieme i ricordi (nella differenziata magari, non dobbiamo essere antiecologiche solo perché ci sentiamo tristi). Non serve a molto, ma servono le risate tra amiche che ne scaturiscono. Anche trovare di passatempi: letture, passeggiate, cene, escursioni, sport vari possono aiutare a concentrarsi su qualcosa di importante – che tra l’altro non ci lascerà mai – noi stesse.
Per dimenticare un amore non corrisposto è bene non buttarsi su uno scacciachiodo, a meno che non si sia davvero consapevoli delle proprie azioni. Va bene trovarsi un friend with benefits, ma ci si deve ricordare che tipo di rapporto è e che non si tratta di un succedaneo di ciò che non abbiamo avuto, ma solo un modo per sfogarsi e divertirsi (con tutte le precauzioni di rito, parliamo di precauzioni emotive ma ovviamente soprattutto di preservativi).
L’arte è catartica e può aiutare sempre. Può aiutare a trovare il lato positivo in un amore non corrisposto, per esempio, come fa Walt Whitman che scrive:
Talvolta con uno che amo mi riempio di rabbia perché temo di effondere un amore non corrisposto,
ma ora io credo che non ci sia amore non corrisposto, il compenso è certo in un modo o nell’altro
(amai una certa persona ardentemente e il mio amore non fu corrisposto,
eppure per esso ho scritto questi canti).
Da Dante Alighieri a William Shakespeare, in molti hanno raccontato nei loro versi l’amore non corrisposto. Forse i più teneri appartengono però a Vladimir Majakovskij che in “Lilicka – In luogo di una lettera” ci regala uno splendido verso finale:
Lascia ch’io copra con un’ultima tenerezza il tuo passo che si allontana.
Anche le canzoni sono tantissime e vanno dalla celeberrima “Amore che vieni amore che vai” di Fabrizio De André a “Why Don’t You Love Me” di Beyoncé fino al “Cuore matto” di Little Tony e “Sono come tu mi vuoi”, sia nel brano di Mina, sia in quello diversissimo dei Cccp. Per non parlare di “Twist in My Sobriety” di Tanita Tikaram e “Downtown Train” di Tom Waits. Quest’ultima recita:
Ti vedrò stanotte
Su un treno per il centro
Quando ogni notte è la stessa
Mi lasci da solo.
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Anche con i film è una bella avventura. Abbiamo illustrato questo articolo con “Io, me e Irene”, che parte appunto da un amore non più corrisposto, “Il matrimonio del mio migliore amico”, “L’estate del mio primo bacio” e “Alta fedeltà”. Consigliamo anche “Ghost World”, “Eternal Sunshine of a Spotless Mind” (che ha il titolo italiano di “Se mi lasci ti cancello”) e soprattutto “Young Adults”. In quest’ultimo Charlize Theron è una ghostwriter di successo che torna nel suo paese per riconquistare il fidanzato del liceo che ha appena avuto una bambina. La protagonista non si è mai scrollata di dosso le sue consapevolezze da ape regina e spezzare un cuore non è un problema.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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