Che cosa può unire una donna etero e un uomo gay?

Da una ricerca svolta in America, è emerso che le amicizie tra donne etero e uomini gay sono considerate molto più solide ed attendibili. Il motivo alla base è proprio la mancanza di interesse sessuale tra i due.

Vediamo meglio perché!

 

Mesi fa sono stati condotti degli studi in Texas per comprendere meglio quali vantaggi ha un rapporto amicale in una coppia simile.

La cultura popolare ed altri studi già si sono dedicati a conoscere meglio il legame particolare che si crea in questo tipo di amicizie.

Amicizie che non hanno niente a che vedere con l’amicizia tra uomini e donne, che tutte noi abbiamo disperatamente accettato come caso non praticabile, leggi IMPOSSIBILE (ricordo il film Harry ti presento Sally che aimè sappiamo tutti come finisce e se qualcuna sta ancora provando a confutare questa tesi, ormai riportata anche nei manuali di Sociologia, lo dico una volta per tutte: rassegnatevi, non c’è storia!).

Ma poi: chi di noi non ha un’amica o una conoscente con relativo migliore amico gay?

Non la invidiamo un po’ (tanto)?

Perché sì, il migliore amico gay è meglio della migliore amica donna per un valore aggiunto provato….

Non notate infatti quanto questa amica è entusiasta di lui e soddisfatta di portarselo in giro come un trofeo? Ed l’avete mai messa alla prova proponendo di volerlo conoscere o – orrore! – dividerlo con lei? Meglio non provarci…. Le motivazioni più profonde sono state svelate proprio da questa ricerca americana condotta al Dipartimento di Psicologia dell’Università di Fort Worth ed avente l’obiettivo di esplorare cosa renda così forte questo legame.

La ricerca è stata svolta analizzando due aspetti:

  1. il punto di vista femminile (etero);
  2. il punto di vista maschile (gay).

 

La tesi di partenza da verificare era che i potenziali vantaggi percepiti fossero costituiti principalmente dalla possibilità di consigli sessuali altamente affidabili.

 

beezer.it
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I risultati

La prima parte dell’esperimento ha rivelato che, nel campione, le donne etero percepiscono i “consigli di letto” dati da amici gay come più affidabili rispetto agli stessi consigli dati da amici eterosessuali. E fin qui siamo d’accordo.

Ma perché sono più affidabili?

Perché questi consigli non sono in alcun modo ‘contaminati’ da secondi fini di tipo sessuale (leggi: i due amici non si vogliono portare a letto a vicenda – e scusate se è poco, di questi tempi!).

Ed il punto di vista dell’uomo gay conferma questa imparzialità, indicando che anche loro dànno valore ad un simile scambio di informazioni ma in aggiunta sottolineano che questi consigli sono unici – come dire, inestimabili – in quanto non reperibili in nessuna delle loro altre relazioni.

In sostanza, un maschio gay ritiene molto più affidabili e particolarmente pertinenti i consigli dati da una donna etero piuttosto che da un altro maschio gay.

Inoltre, a differenza delle donne interpellate per l’esperimento, ritengono che una donna etero sia potenzialmente più utile a trovargli un partner, invece dell’aiuto che può offrirgli un altro gay.

Questo effetto è spiegato dalla totale assenza di interesse sessuale e quindi dalla mancanza di competizione più o meno velata, che può invece minare le basi di un rapporto d’amicizia tra due gay.

I risultati dell’esperimento suggeriscono inoltre che questa maggiore affidabilità degli uomini gay è specifica per le donne etero cioè la percezione di attendibilità del consiglio dell’amico gay era maggiore rispetto a quello che poteva essere il consiglio di una donna lesbica.

È proprio il connubio uomo gay-donna etero ad essere vincente!

Questa scoperta porta a concludere che essi si percepiscono l’un l’altro come fonti affidabili di consulenza e supporto nel campo delle storie sentimentali e di sesso; risultati per altro in accordo con precedenti ricerche che riportano e sottolineano la mancanza di affinità e di legame tra uomini gay e donne lesbiche in contesti sociali, in netto contrasto con la profondità emotiva che caratterizza invece le amicizie di cui parla la ricerca.

Senza dubbio gay e lesbiche affrontano sfide molto simili – basti pensare per esempio anche al solo pregiudizio nei loro riguardi – a causa della condivisione di un’identità sessuale stigmatizzata ma questi elementi comuni generici potrebbero non necessariamente influenzarli nell’aiutarsi l’un l’altro in settori più specifici, come quello relativo al sesso ed alle storie di coppia.

Quindi concludendo… donne: state ancora invidiando Julia Roberts che ne Il matrimonio del mio migliore amico aveva come partner gay un meraviglioso Rupert Everett che la riempiva di altrettanto meravigliosi consigli su come riprendersi l’ex in procinto di sposarsi e che lei invece tatticamente non ascoltava??

Beh, fate bene.

Se vi trovaste nella stessa situazione, però, vi do un consiglio: ascoltatelo!

  

Grazie alla Dott.ssa Tania Milesi per l’aiuto nella stesura

 

Dott.ssa Cristina Colantuono

Cristinacolantuono@gmail.com

 

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