Amore a prima vista: che cos'è (sempre che esista)?
Scienza, psicologia, cultura pop: la tematica dell'amore a prima vista attraversa tutte queste discipline. Ecco come e perché.
Scienza, psicologia, cultura pop: la tematica dell'amore a prima vista attraversa tutte queste discipline. Ecco come e perché.
Se ne parla nei libri e nei film. Qualche volta sui forum in Rete spuntano le esperienze singole di alcuni utenti – ma potrebbero essere dei falsi – e allora si finisce per chiedersi: esiste l’amore a prima vista? E se esiste, in cosa consiste? E che cosa dicono gli psicologi in merito?
Sono tutti interrogativi molto interessanti, non fosse altro che l’amore è il sentimento cardine che muove il mondo. Amor vincit omnia dicevano i latini e non sbagliavano, ma cosa accade quando l’amore è immediato, istantaneo con uno sconosciuto?
Ma bisogna fare attenzione: ci hanno insegnato a non prendere le caramelle dagli sconosciuti, con i sentimenti e con la nostra vita è meglio andare con i piedi di piombo, anche in questi casi, a costo di sacrificare il romanticismo. Meglio conoscersi bene prima di prendere qualunque decisione.
Sembra assurdo che sia proprio la scienza a dirlo, ma sì, esiste. Secondo Stephanie Ortigue della Syracuse University, nel suo studio The Neuroimaging of Love, l’innamoramento richiede solo un quinto di secondo. Quando una persona si innamora, si mettono in moto ben 12 aree del cervello per rilasciare sostanze chimiche che inducono euforia, come dopamina, ossitocina e adrenalina. Ma non solo il cervello, anche il cuore è coinvolto – anche se su impulso del cervello e di queste sostanze rilasciate – nel processo di innamoramento. Lo studio è stato condotto tuttavia non per capire quando inizia l’amore, ma per comprendere lo stress derivante dal momento in cui l’amore finisce – e quindi cercare di alleviare questo stress.
Ci si pone in modo diverso quando si ama rispetto a quando si è infatuati. Nel primo caso, per esempio, non ci si pone il problema di passare a un livello superiore, sia sessualmente che sentimentalmente, mentre nel secondo caso la questione può essere oggetto di discussioni ma anche di monologhi interiori e non approdare a nulla.
C’è poi la questione dei litigi: per chi si ama, le discussioni passano in secondo piano, per gli infatuati non è detto. Bisogna inoltre interrogarsi sul modo in cui si pensa alla persona che ci è accanto e a quanto ci manca quando non c’è.
Ci sono diversi punti di vista in psicologia: per molti studi il cosiddetto colpo di fulmine sarebbe caratterizzato da un’intensa passione. Ma i ricercatori dell’Università di Groningen in Olanda hanno fatto un passo in avanti, pubblicando una ricerca di natura empirica dal titolo What kind of love is love at first sight? An empirical investigation. Nell’abstract dello studio, si spiega come invece questo tipo di amore possa essere confuso con una costruzione della memoria: ci si innamora quando ci si vede per la prima volta, ma è probabile si tratti di una sorta di retrospettiva, perché questi rapporti sono spesso basati sull’attrazione fisica – parliamo dei soggetti coinvolti nello studio – ma non dalla grande passione, dall’intimità o dall’impegno. In pratica, veniamo colti dal colpo di fulmine quando ravvisiamo nella nuova persona incontrata qualcosa che ci riporta a sensazioni piacevoli del passato. Quindi bando ai romanticismi: sono istinto sessuale e memoria a guidarci in questi casi.
L’amore a prima vista è una delle tematiche più percorse in tutto ciò che riguarda l’arte e la creatività umana, a partire dalla mitologia: in tantissime storie, gli dei si innamorano degli esseri umani, come accade ad esempio a Giove con Io o ad Apollo con Dafne – per poi farle diventare altro attraverso la metamorfosi. Ma tornando in ciò che è fiction tout court – ma neppure troppo – una delle storie più celebri del teatro di tutti i tempi parla proprio di amore a prima vista. Ci riferiamo a Romeo e Giulietta, il dramma di William Shakespeare in cui i due protagonisti si incontrano a un ballo, innamorandosi perdutamente l’uno dell’altro e vivendo il sentimento ostacolati dalle reciproche famiglie.
Tra i libri più moderni che trattano questo tema troviamo anche Instant Love di Luca Bianchini – che parla di un divertentissimo triangolo a prima vista – la saga di Hunger Games di Suzanne Collins – in cui il giovane Peeta è da sempre, fin da quando era solo un bambino, segretamente innamorato di Katniss, con la quale è unito da un destino che teme essere di morte e distruzione – e Venerdì 12 – un fumetto di Leo Ortolani sulla maledizione dell’amore e su come un primo tenero sguardo possa salvare qualcuno dal diventare un mostro. Non possiamo tralasciare una delicatissima poesia di WisÅ‚awa Szymborska che parla di destino, di persone che si incontrano per la prima volta e forse di incontri inconsapevoli – che affondano le radici nella memoria, proprio come dice la psicologia – e che termina con i versi:
Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà .
Tra i film che parlano di amore a prima vista, c’è Brazil di Terry Gilliam: il protagonista, in uno scenario distopico, incontra la donna dei propri sogni, ma è una terrorista. Il finale spiegherà però moltissime cose. C’è poi Big Fish di Tim Burton, che tra le varie storyline narra di un amore che scoppia alla fine di una serata al circo, ma richiede tantissimi sforzi per la conquista della donna amata. Infine, ne Le regole dell’attrazione di Roger Avary – basato sul romanzo di Bret Easton Ellis – Sean e Lauren si incontrano in un corridoio dell’università , scoprendo un interesse romantico l’uno per l’altra.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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