La disfunzione erettile è un disturbo, o meglio un sintomo, che colpisce uomini di età diverse: è un luogo comune, infatti, che esso riguardi solo la terza età o particolari condizioni fisiche. Questo perché appunto può essere il sintomo di qualcosa, che, in base a ciò che stabilirà il medico, può risultare temporaneo o cronico, più o meno grave.

MsdManuals scrive che la disfunzione erettile interessa 20 milioni di uomini negli Stati Uniti, tra cui una metà di età compresa tra i 40 e i 70 anni. A essa si possono aggiungere delle conseguenze psicologiche: la mancata erezione o il mancato mantenimento dell’erezione può costituire un fattore di crisi o di stress in un uomo, sia che il problema sia temporaneo sia che possa essere potenzialmente cronico.

Disfunzione erettile: quali possono essere le cause?

Disfunzione erettile
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Secondo MsdManuals, i tipi di disfunzione erettile sono due:

  • disfunzione primaria, in cui non si riesce a raggiungere o mantenere l’erezione. È dovuta a questioni psicologiche o anomalie anatomiche che possono facilmente essere riscontrate come il priapismo;
  • disfunzione secondaria, che si manifesta in uomini che precedentemente avevano avuto erezioni soddisfacenti. È dovuta a questioni fisiologiche, come malattie vascolari e disturbi neurologici, tra l’altro derivanti da condizioni come aterosclerosi o diabete, ictus o ancora crisi epilettiche.

Tutte queste cause possono costituire fattori di rischio, per cui è bene chiedere informazioni preventive al medico di base e all’andrologo: anche se non soffrite di disfunzione erettile, potrebbe capitare in futuro, ed è meglio sapere come prevenire o come agire per tempo, dato che quasi sempre questo problema di salute può essere risolto.

Non è facile parlare di questioni così intime, l’imbarazzo è assolutamente comprensibile, ma i medici sono lì per ascoltarvi e aiutarvi. Ricordiamo inoltre che il consumo massiccio di alcol o droghe può causare la disfunzione erettile.

I sintomi della disfunzione erettile

Come accennavamo prima, la disfunzione erettile non è una malattia ma il sintomo di qualcosa che può risultare più o meno grave. E, dato che si tratta di un disturbo risolvibile, è più importante intervenire tempestivamente sulle possibili conseguenze psicologiche del fenomeno, che non vanno in nessun caso sottovalutate, mai.

Ci sono uomini che arrivano a rifiutare qualsiasi tipo di contatto con un partner a causa di questo disturbo, senza contare che le implicazioni psicologiche possono influire negativamente sulla quotidianità a 360 gradi di chi ne soffre.

Disfunzione erettile: cure e rimedi

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Nel caso della disfunzione erettile, i medici potrebbero agire, a seguito della diagnosi, sia sul sintomo sia sulla causa del sintomo. Humanitas enumera le diverse possibilità che un uomo che soffre di questo disturbo potrebbe incontrare su consiglio e indicazione medica:

  • terapia farmacologica. Quando la disfunzione è cronica e il paziente è in là con gli anni, è possibile che venga prescritta una terapia che agisca sulla causa, come diabete e problemi neurologici, da seguire tutta la vita. Solitamente i farmaci in uso in questi casi sono inibitori della fosfodiesterasi;
  • terapia psicologica. È fondamentale quando la disfunzione ha un’origine psicologica, ma può essere utilissima per aiutare contro le conseguenze del disturbo. La psicoterapia può essere effettuata sia singolarmente sia come terapia di coppia, coinvolgendo l’eventuale partner consolidato del paziente;
  • impianto prostetico. Se farmaci e psicoterapia non dovessero funzionare, ma è molto raro, si ricorre spesso a un impianto di protesi;
  • onde d’urto a bassa energia. Vengono utilizzate per migliorare il microcircolo vascolare, anche in questo caso laddove farmaci e psicoterapia non dovessero risultare risolutivi.

Disfunzione erettile e il ruolo del partner

Precisiamo innanzi tutto che il partner non ha colpe sull’insorgenza della disfunzione erettile, a meno che non ci si trovi in una relazione abusiva che può avere ricadute psicologiche di questo tipo. Ma in una relazione sana, alla pari, il partner non è una causa del sintomo.

Cosa può fare però un partner o una partner per essere d’aiuto? Sicuramente cercare di non far pesare la cosa, essere paziente e rassicurante – d’altra parte il rapporto sessuale non è esclusivamente penetrativo. È bene, se la persona che soffre del disturbo lo desidera e lo richiede, che il partner frequenti le sedute psicanalitiche di coppia: può aiutare molto a contrastare le conseguenze psicologiche della disfunzione.

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