La Bibbia della Vagina, o meglio The Vagina Bible, è un libro scritto dalla ginecologa e ostetrica Jen Gunter, personalità televisiva e di Internet che, da tempo, sfata luoghi comuni sull’apparato genitale femminile e anche falsi miti – in particolare quelli legati ai rimedi naturali.

La Bibbia della Vagina è una specie di manuale d’utilizzo, che in realtà si sarebbe dovuto chiamare The Vagina and Vulva Bible, poi accorciato dall’editore per renderlo più orecchiabile e accattivante. Il succo non cambia: l’intero apparato sessuale viene passato alla lente di ingrandimento, trattando il sesso doloroso, le malattie e le condizioni dell’apparato stesso, i suoi cambiamenti e molto altro. Abbiamo riassunto i concetti spiegati da Gunter in 10 punti, leggendo l’intervista rilasciata a The Atlantic e l’articolo apparso su Glamour.

1. Big Natural

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Fonte: Unsplash

Negli ultimi anni, le donne si stanno rivolgendo sempre più a prodotti di origine naturale e lontani dalla medicina tradizionale, anche per quanto riguarda le loro parti intime. Probabilmente passeranno alla storia i suffumigi vaginali prodotti da Goop – l’azienda di Gwyneth Paltrow – ma in tanti osteggiano questi rimedi: Gunter è una di queste persone.

La dottoressa usa il termine Big Natural per definirli: si tratta in fondo di un’industria da trilioni di dollari, esattamente come Big Pharma, che tra una parte di coloro che ricorrono sempre e solo a rimedi naturali rappresenta il male assoluto. In tutto questo, le donne sono state emarginate dalla medicina e non sempre, ancora oggi, vengono ascoltate dai medici cui si rivolgono per chiedere aiuto.

Penso – ha detto Gunter – che la disinformazione sia presente sin dalla notte dei tempi per i corpi delle donne. È così che le donne sono state controllate. Ad esempio: «Non puoi venire a messa, hai il ciclo», «Il tuo utero è pieno di tossine», «Sei sporca, impura». Il linguaggio della purezza, pulizia e naturalezza è stato un’arma contro le donne fin dalla notte dei tempi. E sono le stesse parole che usa il movimento naturalista.

2. Il linguaggio del patriarcato

I retaggi del patriarcato influiscono moltissimo sulla salute dell’apparato genitale. Gunter racconta che per ogni donna che va nel suo studio e viene rassicurata su incontinenza e perdite vaginali, c’è almeno un articolo di una rivista femminile che demonizza le perdite vaginali perché non piacciono agli uomini.

3. L’endometriosi

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Ci possono volere dai sei ai nove mesi per la diagnosi dell’endometriosi, ma per alcune donne i medici ci impiegano anni o addirittura decenni, perché non le ascoltano. Gunter spera che il suo lavoro sia di ispirazione agli altri affinché imparino ad ascoltare i sintomi delle donne che vengono da loro – possibilmente evitando che le pazienti consultino Internet e incappino in medici che vogliono semplicemente vendere un prodotto, farmaceutico o naturale che sia.

4. Parlare di sesso col ginecologo

Parlare di sesso con il proprio ginecologo non è sempre semplice, soprattutto se non ti ascoltano. Il consiglio di Gunter è quello di cambiare medico, anche se non sempre è possibile nei piccoli centri – in città invece i medici abbondano e c’è grande scelta. Si può pensare di rivolgersi innanzi tutto a un terapista del sesso e chiedere se c’è un ginecologo di fiducia con cui collabora.

5. L’aborto

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L’aborto può rivelarsi un argomento tabù anche tra chi lo sostiene. Gunter sostiene che esista un perbenismo che tende a nascondere la verità. Bisognerebbe parlare di “pro-aborto” e “pro nascite forzate” piuttosto che “pro scelta” e non porre di certo un “numero limite” agli aborti possibili. Secondo la ginecologa infatti, nessuno si azzarderebbe a dire che le appendicectomie debbano essere rare e quindi, come un’appendicectomia è quello che è, anche l’aborto dovrebbe essere quello che è.

6. La biancheria di cotone

Molti medici sostengono ancora che si debba indossare lingerie in cotone bianco. Secondo Gunter tessuti e colori non influenzano in nessun modo quello che accade al nostro corpo.

7. Il sesso doloroso

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I consigli di Gunter contro i rapporti sessuali dolorosi percorrono diverse strade. Una di queste è parlarne con il partner, ma non tutte ci riescono. Non si dovrebbe subire il sesso doloroso, quindi è bene ricorrere a grandi quantità di lubrificante o concentrarsi sulle aree erogene che non fanno male. È bene puntare a uno o più orgasmi prima della penetrazione oppure optare per rapporti non penetrativi come masturbazione reciproca e sesso orale.

8. I dilatatori vaginali

Contro i dolori durante i rapporti, l’utilizzo dei dilatatori vaginali può rivelarsi ottimale. I dilatatori aiutano a desensibilizzare nervi e muscoli. Ce ne sono anche alcuni vibranti e a tante donne piacciono. Si parte sempre dal più piccolo per procedere in maniera progressiva. Vanno utilizzati insieme agli esercizi per il pavimento pelvico che è importante fare ogni giorno per pochi minuti, perché aiutano alla formazione della memoria muscolare.

9. Il botox per la vagina

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Infine, contro i dolori esistono delle iniezioni vaginali di botox, che vengono eseguite con sedazione perché sono dolorose. Meglio combinarle con esercizi per il pavimento pelvico e dilatatori, anche perché l’effetto del botox vaginale dura dalle 10 alle 12 settimane.

10. La ginnastica pelvica

Contro il dolore sono importanti anche gli esercizi pelvici, magari con l’aiuto di un fisioterapista se la causa è fisica, di uno psicologo se invece la causa è nella propria mente e dipende da ansie e traumi.

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