5 domande a cui rispondere per capire se si tratta solo di infatuazione
Amore o infatuazione? Capirlo non è semplicissimo, bisogna andare a fondo ponendosi gli interrogativi giusti.
Amore o infatuazione? Capirlo non è semplicissimo, bisogna andare a fondo ponendosi gli interrogativi giusti.
Quando una relazione è al suo inizio, non si sa bene di cosa si tratti. Potrebbe essere amore, potrebbe essere per tutta la vita sì, ma attraverso quante relazioni siamo passate che non erano poi per tutta la vita? In quanti di quei casi si è trattato solo di una mera infatuazione? Certe volte capita. Ci lasciamo prendere da una serie di circostanze, ma a mente lucida dovremmo ragionare, isolare queste circostanze e comprendere. Sappiamo però che è più facile a dirsi che a farsi.
All’inizio di una relazione si è come su una nuvola. Guardiamo il mondo con occhiali dalle lenti rosa. Ma è più giusto chiamare le cose con il loro nome. E sapete perché? Perché vi servirà a ridimensionare la rottura quando avverrà . Per un amore si può soffrire, ma per un’infatuazione è bene non perderci troppo tempo in lacrime.
Infatuazione viene dal verbo infatuare, che ha un’origine latina: significa infatti rendere fatuo, sciocco. L’infatuazione ha infatti un lato leggero. Ci si invaghisce di qualcuno perché si subisce una fascinazione assolutamente irragionevole. Ma il fenomeno ha sempre un carattere passeggero. È come quando esce una canzone che ci piace tanto e la ascoltiamo mille volte, finché non ci ricordiamo più cosa ci aveva colpito di essa all’inizio.
La differenza con l’amore è infatti che l’amore è fatto per durare, ha basi ben solide. Certo, anche l’amore talvolta finisce, ma non senza strascichi. E allora ci siamo domandate: è possibile indagare nel nostro cuore e nel nostro cervello, ponendoci delle domande che riescano a scandagliare se per una nuova persona proviamo infatuazione o amore? Sì, è possibile. Così abbiamo pensato a cinque domande e alle possibili risposte per comprendere e regolarci di conseguenza.
Con l’eccezione, ovviamente, della violenza fisica e psicologica, cosa possiamo accettare di questa persona? Ognuna di noi ha dei suoi limiti e quindi in vista di un’eventuale futura convivenza, potremmo comprendere se si tratta di infatuazione o di amore, scavando nelle nostre abitudini o nelle nostre preferenze. Abbiamo dei riti mattutini o serali che non riusciremmo mai a sconvolgere? Vogliamo che gli oggetti siano in un certo posto o ordine? Se lui avesse degli oggetti che non stanno bene con il nostro arredamento, riusciremmo ad accettarli? Sembrano piccole cose e lo sono. Ma sono le piccole cose che creano uno scarto in questi casi. Se la risposta è no si tratta d infatuazione. Se la risposta è sì, forse si può lavorare su qualcosa che sia quanto meno a lungo termine.
A volte capita di confondere la solitudine con un sentimento romantico. Può succedere quando siamo single da molto tempo, quando nutriamo insicurezze, magari anche dopo una rottura recente. Sembra assurdo ma anche quando si è molto giovani si può sviluppare il terrore di restare soli per tutta la vita. Alle persone molto indipendenti questo di solito non succede mai.
Tra tutte le cose che potremmo confondere con l’amore il sesso non è affatto male, ma ovviamente non poggia su basi solide. Ci sono altre cose che ci piacciono di lui oltre al modo in cui fa l’amore e al modo in cui ci fa sentire quando siamo a letto? Se non ci sono altri aspetti che vogliamo approfondire, amen. Ma magari divertiamoci ancora un po’ (ma sempre usando il cervello e il preservativo).
Sia che si provi infatuazione sia che si provi amore, ci capita di pensare all’altra persona quando non c’è. Ma vi vengono mai in mente dettagli apparentemente insignificanti della vostra relazione che fanno sì che due individualità siano effettivamente un noi? Facciamo un esempio. Siete in libreria e lui vi ha detto che c’è un libro che non ha finito di leggere e che ha perso. È l’istinto di un sentimento forte che guida la vostra mano a cercare in mezzo a pile di carta per trovarlo. Oppure: guardando delle foto, c’è un ricordo che emerge e che vi lascia dentro una sensazione di benessere simile a quella che provate quando lui è con voi? Sì, in questi casi avete vinto: è davvero amore, come in una canzone di John Lennon.
Si incontra qualcuno, si sta con qualcuno ma alla fine è solo abitudine. È qualcosa di abbastanza simile alla solitudine cui cerchiamo di sfuggire. L’amore non è un cantuccio comodo, a volte significa anche dover discutere di cose che ci stanno a cuore, significa anche venirsi incontro reciprocamente. La routine spegne tutto ciò che ha a che vedere con la ricerca di un equilibrio, perché è equilibrio essa stessa. Un noioso equilibrio.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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