La verginità è solo la rottura dell’imene? E perché per alcuni questa membrana nella vagina è così importante?

Chi ha beneficiato delle lezioni di educazione sessuale in una scuola statale italiana ha imparato diverse cose. Per esempio che l’imene non si rompe solo avendo rapporti sessuali. Che anche per chi è fortemente religioso (cattolico nello specifico, perché solitamente ti fanno incontrare un prete tra gli esperti di queste lezioni) verginità e castità sono due concetti assai differenti e per i credenti è la castità, sia maschile che femminile, a contare, non solo nella religione cattolica o cristiana.

Però ci sono alcune derive culturali, alcune devianze religiose (ovvero non necessariamente contenute in dottrine e dogmi), alcune sacche in cui il patriarcato ha un ruolo molto vivo, in cui la verginità è qualcosa di fondamentale e lo è per una donna. Ed è un po’ più complicato di quello che prova Donna Martin di Beverly Hills 90210, ma è più vicino a una violenza, a una minaccia.

In Sedotta e abbandonata di Pietro Germi, quattro ragazze vengono sottoposte a un test di verginità da parte di un’ostetrica casalinga, ed è molto vicino, psicologicamente parlando alla violenza che si perpetra oggi. Tanto che ci sono alcune donne che ricorrono all’imenoplastica.

Cos’è l’imenoplastica?

Imenoplastica
Fonte: Pexels

Si tratta, come si evince dal nome, della ricostruzione chirurgica dell’imene. Come spiega TopDoctors, viene ricostruita la membrana cutanea che si trova nella metà inferiore della vagina: in pratica vengono ricuciti i bordi dell’imene con punti solubili, il tutto in anestesia locale e solitamente day hospital.

Chi la richiede vuole recuperare lo stato originario dell’imene, come a rifarsi una nuova verginità: tuttavia l’imene può rompersi a causa di cadute, incidenti, attività sportive, utilizzo dei tamponi durante le mestruazioni, quindi non necessariamente per un rapporto sessuale.

In più una donna su mille nasce senza imene. E il 44% delle donne non sanguina in seguito al primo rapporto sessuale.

Il governo del Regno Unito sta mettendo al bando la pratica, dopo aver pubblicato nel dicembre 2021 un report in cui prende in considerazione l’imenoplastica a 360 gradi, approfondendo contesti socio-culturali e loro corollari (come i test di verginità, per esempio).

La conclusione per il governo è che proseguire a effettuare questa pratica mina profondamente la fiducia che i medici vogliano solo il bene del paziente e lede i diritti delle donne.

Imenoplastica: come si effettua

TopDoctors spiega che l’imenoplastica si effettua attraverso suture fini e solubili. L’intervento può durare da mezz’ora a un’ora e il nuovo imene sarà ricostruito a partire da quello originale precedentemente lacerato.

Tanto che, quando si romperà un’altra volta, potrebbe sanguinare nuovamente (ma modalità e quantità del sanguinamento sono diverse da donna a donna). Prima dell’intervento è richiesto di smettere di fumare e assumere farmaci nei giorni precedenti.

Womens riporta anche altri tipi di chirurgia. In una si usa un materiale biologico a strappo detto Alloplant: viene impiantato all’ingresso della vagina, come venisse creata una nuova membrana irrorata dal sangue. E infatti a volte viene inserita anche una capsula gelatinosa con una sostanza che imita colore e consistenza del sangue virginale.

C’è però anche la chirurgia plastica vaginale: si pratica un’incisione sui lati della mucosa che riveste la pareti dell’organo e li si unisce.

Perché la ricostruzione dell’imene è così popolare?

Imenoplastica
Fonte: Sedotta e abbandonata

Nell’Antica Grecia e a Roma, Imeneo (dal greco “membrana”) era il dio che proteggeva le nozze. Viene invocato ossessivamente nel carme 61 di Catullo, in cui si legge tra l’altro:

Quale Dio devono invocare coloro che si amano?

Si capisce perché tradizionalmente imene e prima notte di nozze siano collegati. Anche se in Grecia e nell’Antica Roma non possiamo parlare di usanze patriarcali diffuse a tappeto, dato che la condizione della donna era emancipata, molto simile a quella che viviamo oggi in Occidente con l’eccezione delle sacche di resistenza del patriarcato.

Womens spiega che l’imenoplastica è molto popolare tra coloro che credono che la verginità della donna sia un valore. Anche in Italia – una tradizione fortunatamente in disuso o quasi con eccezioni che si contano sulle dita di una mano – si usava appendere alle finestre il lenzuolo sporco di sangue dopo la prima notte di nozze: così l’intero paese poteva sapere che quella novella sposa era pura e illibata.

Tra coloro che pensano alla verginità come a un valore solitamente si effettua una pratica chiamata test di verginità, e tra poco ci torniamo. Per cui le donne che devono sottoporsi a questo test (oppure vogliono apparire illibate la prima notte di nozze) si rifanno una verginità attraverso questa procedura, temendo lo scandalo nella propria famiglia, in quella del futuro marito o nello stesso sposo.

E lo scandalo è il meno, perché in alcuni Paesi del mondo si può andare incontro al delitto d’onore oppure alla pubblica lapidazione. Alla morte, in altre parole.

I test di verginità

Si tratta di test basati sul presupposto errato che un imene possa lacerarsi solo in seguito al primo rapporto sessuale. Consiste in un’ispezione della membrana e non è riconosciuta scientificamente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo la quale non è possibile stabilire attraverso questo tipo di esame se una donna abbia avuto o meno rapporti sessuali.

Verginità e imene

Imenoplastica
Fonte: Pixabay

C’è un fatto: la verginità non è un imene integro e perdita di verginità non è un imene lacerato. Questo perché, come detto, non tutt* coloro che possiedono una vagina hanno mai posseduto un imene, o questo abbia sanguinato al primo rapporto sessuale.

Inoltre la questione è squisitamente personale: ciò che fa una persona con il suo corpo in termini di scelte erotiche è solo affar suo. E se, per assurdo, anche lo fosse, va ricordato che perfino la religione distingue tra castità e verginità: tutto il resto è solo un’ingerenza inutile, dannosa, lesiva e svilente nelle vite degli altri.

Rischi e conseguenze dell’imenoplastica

Ovviamente dopo l’intervento ci si può aspettare qualche doloretto entro i due giorni successivi, come spiega TopDoctors: in quei due giorni però si deve restare a riposo e ci si deve astenere dai rapporti sessuali per almeno tre mesi.

Womens tuttavia riporta diverse complicazioni oltre al dolore, che sono:

  • infiammazione;
  • infezioni nella zona trattata;
  • emorragia;
  • danni alla vescica;
  • danni al retto.

Queste ultime due complicanze sono molto rare, però possono accadere.

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