Le tre letture possibili del tradimento: perché non è sempre imperdonabile
Il tradimento non è sempre qualcosa di imperdonabile. Ecco perché si può andare avanti insieme e come farlo.
Il tradimento non è sempre qualcosa di imperdonabile. Ecco perché si può andare avanti insieme e come farlo.
Il tradimento può turbare l’armonia di una coppia o spezzarla per sempre. Si dà però troppo spesso scontata una cosa, e cioè che si tratti sempre e comunque di qualcosa di imperdonabile.
Questo postulato non tiene conto di una cosa importante: ogni coppia detta le proprie regole e il tradimento può rappresentare un momento importante per una donna, perché siamo noi – e dobbiamo esserci noi – a metterci l’ultima parola quando siamo state tradite. Va da sé che ogni situazione è diversa: ci sono i traditori seriali, ci sono quelli che cedono un attimo al piacere e se ne pentono subito, ci sono quelli che tradiscono perché nella relazione manca qualcosa (e non è necessariamente il sesso, ma può essere la fiducia, la complicità oppure la comprensione).
In quest’ultimo caso ci si trova sempre di fronte a un bivio, posto che il problema non è il tradimento in sé: trovare un modo per ricucire il rapporto alla radice oppure capire se la relazione è inevitabilmente compromessa e non si può tornare indietro.
La psicologa Monia Ferretti su Lo Psicologo Online spiega come possano essere molteplici le ragioni per cui si tradisce. Tra esse: il bisogno di attenzione, un rapporto insoddisfacente oppure abitudinario, la voglia di sentirsi emozionati e corteggiati, una ripicca contro il partner ma anche il timore di essere troppo coinvolti in una sola relazione. Inoltre, nelle storie di una notte entra in gioco il fascino del proibito e l’assenza di responsabilità .
Alcuni di noi sono maggiormente portati a dire no alle tentazioni – spiega l’esperta – sanno controllarsi maggiormente, e magari scelgono di affrontare eventuali difficoltà con il partner. Altri sono portati a pensare maggiormente a sé e alle proprie esigenze, a preoccuparsi meno delle ripercussioni delle proprie azioni.
A meno che non siate di quelle persone che spiano negli smartphone, guardano nelle tasche delle giacche e nei cassetti – no, non ve lo consigliamo – un tradimento può essere scoperto facendo attenzione. Ci sono sempre dei piccoli segnali, come abitudini che portano l’altra persona lontana da voi – no, nessun ufficio è aperto a mezzanotte – sparizioni di indumenti – sì, qualche volta uno se li scorda nella concitazione dell’infedeltà – piccoli dettagli in generale – come qualche cambiamento nell’automobile, tipo il sedile spostato troppo avanti o troppo indietro o magari trovate un fermaglio per capelli che non è il vostro.
Quando gli indizi diventano sufficienti – nei romanzi gialli tre indizi fanno una prova – potrete chiedere spiegazioni. Con calma, senza drammi. Mettete sul tavolo la franchezza, ma non fidatevi però sempre e comunque.
Non ci sono grosse letture in questo caso. Di fronte al tradimento ci sono due strade: o si va avanti da sole o si va avanti in due. Bisogna ovviamente rifuggire tutte le fantasie puerili in cui ve la prendete con l’oggetto del desiderio del vostro partner: lui o lei non c’entrano nulla.
Se scegliete di andare avanti da sole, dovete comprendere che ci sono delle implicazioni che dovete considerare, a partire dalle persone che avete in comune. Ogni rottura è sempre difficile, ma se scegliete questa opzione dovete armarvi di tutta la forza che avete. Ci sono una serie di implicazioni sociali che possono indurvi a farvi tornare sui vostri passi, ma voi non cedete: il cambiamento inizia dalle singole persone e l’indipendenza di una donna è sempre qualcosa cui aspirare, a partire dall’affettività .
Se scegliete di andare avanti in due non siete da biasimare – a meno che non siano le suddette ragioni sociali a spingervi, allora forse urge un piccolo auto-esame – ma può darsi che semplicemente abbiate scelto di perdonare. Analizziamo quindi i possibili scenari.
Un tradimento può mettere in discussione la fiducia verso l’altra persona. Quando si avverte che la frattura è insanabile, è meglio voltare pagina o si verrà a creare un rapporto tossico, squilibrato, pieno di recriminazioni da entrambe le parti.
Secondo la psicologa e psicoterapeuta Roberta Migliaccio non è comunque un passo facile perdonare un’infedeltà , anche se si razionalizza tutto in questo modo, perché si devono fare i conti con la vergogna e con la propria autostima. E potrebbe entrare in gioco l’ansia o sintomi collegati al Disturbo Post Traumatico da Stress. La specialista su D di Repubblica spiega che esistono sei fasi per raggiungere questo tipo di perdono: affrontare le proprie emozioni prendendosi il tempo necessario, cercare di capire l’altra persona e le motivazioni che l’hanno spinta al tradimento, creare un nuovo equilibrio interiore sulla base della consapevolezza della vulnerabilità , implementare la comunicazione sincera e produttiva, mettersi in discussione per ricostruire il rapporto e affidarsi alla terapia di coppia.
Innanzitutto, come dicevamo, ci sono coppie che scrivono delle regole personali nella loro relazione. Per esempio, coloro che scelgono di avere un rapporto aperto e quindi contemplano qualche piccola infedeltà (che infedeltà poi non è perché c’è un accordo pregresso). Inoltre, alcune persone possono stimare se il tradimento del compagno possa essere stato solo un fatto sessuale e non emotivo e decidere di lasciarsi tutto alle spalle con serenità .
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
Cosa ne pensi?