Orgasmo femminile: tutto quello che dobbiamo sapere (e di cui non si parla)
Durata, tipologie, consigli e falsi miti: un excursus ragionato sull'orgasmo femminile, relativo a tutto quello che forse non sappiamo, ma dovremmo sapere.
Durata, tipologie, consigli e falsi miti: un excursus ragionato sull'orgasmo femminile, relativo a tutto quello che forse non sappiamo, ma dovremmo sapere.
Ci sono uomini che non sanno come avviene e ci sono donne che non ne hanno addirittura mai avuto esperienza. Ma ecco tutto quello che c’è da sapere.
Non è che si possa parlare proprio di “sintomi” di un orgasmo: non è una malattia (anche se ci sono persone affette da una rara condizione invalidante che le porta a provare molti orgasmi durante le proprie azioni quotidiane). Possiamo parlare di sensazioni prima, durante e dopo un orgasmo.
All’inizio si avverte una piacevole tensione, seguita da una sorta di sensazione benefica in tutto il corpo, a partire dal ventre, perché in effetti è il concentrato delle emozioni che proviamo tra eccitazione e preliminari. Per alcune donne la percezione del benessere può durare anche ore dopo aver avuto l’orgasmo. Normalmente dura in media tra i 6 e i 10 secondi. Per alcune donne si può arrivare a 20 secondi, ma c’è una donna che detiene il record di 6 ore e 30 minuti.
Il 70% delle donne ha provato almeno una volta nella vita un orgasmo provocato dalla stimolazione clitoridea. È per molte la prima vera esperienza con il sesso e con il piacere, perché si può sperimentare già dall’adolescenza con la masturbazione. È legato alla conoscenza del proprio corpo, come scopriremo tra poco.
Il 20% delle donne ha invece orgasmi provocati dalla penetrazione durante un rapporto sessuale, quindi non è né un mito né impossibile da raggiungere.
È il più raro tra quelli succitati, ma esiste. Viene provocato dalla stimolazione della spugna perineale, ma serve molto allenamento e tanto relax. Si consiglia di esercitarsi prima con delle butt plug progressive e utilizzare moltissimo lubrificante, in modo da non provare assolutamente dolore. L’orgasmo, qualunque tipo di orgasmo, non può esserci se si è distratte dal dolore di un rapporto difficoltoso.
Alcune donne, durante i rapporti, possono avere più orgasmi. Dipende dall’intesa che si ha con il partner e dalla conoscenza del corpo femminile. Per esempio, nei rapporti lesbo è infatti più comune (perché una donna conosce per analogia il corpo di un’altra donna), ma ci sono comunque tanti uomini che si impegnano e conoscono bene l’argomento, in teoria ma soprattutto nella pratica.
Alcune donne fingono l’orgasmo. Lo si fa per varie ragioni, per esempio per compiacere l’uomo (completamente errato in questi casi, anche perché quando si spiega all’uomo cosa sbaglia gli si fa solo un favore, anche se ovviamente è bene usare le parole e i modi giusti, affinché non si senta umiliato o ferito). Per alcune, fingere l’orgasmo può essere un aiuto per avere il giusto mood e provare maggiore piacere.
Usiamo il nostro corpo per prepararci all’orgasmo – ha detto il sessuologo Eric Marlowe Garrison, professore al College William and Mary – Io incoraggio le pazienti che hanno problemi a raggiungere l’orgasmo con la masturbazione a inarcare la loro schiena, respirare profondamente e ansimare rumorosamente.
Accennavamo prima al ruolo della masturbazione. Il 47% delle donne ha il suo primo orgasmo attraverso la masturbazione e in media questo avviene a 18 anni. La masturbazione è fondamentale per conoscere il proprio corpo, per capire cosa ci piace e cosa no.
Per alcune donne è ancora un tabù, come lo è stato per secoli anche per gli uomini, ma dobbiamo ricordare che il piacere sessuale è un nostro diritto così come lo è per gli uomini: non dobbiamo privarcene perché educazione o religione ci dicono questo. Non è una cosa cattiva, non stiamo facendo del male a nessuno e soprattutto stiamo facendo del bene a noi stesse.
Pensate a questo: le donne asiatiche (specialmente in Giappone o in India) hanno storicamente e tradizionalmente un ottimo rapporto con il corpo e la sessualità: i loro parti sono quasi indolore, proprio per la confidenza che arrivano a raggiungere con tutto ciò che ha a che fare con il sesso.
Non c’è una posizione ideale per tutti i tipi di rapporto, ma ogni tipo di penetrazione ha la sua. Per esempio, quando il pene dell’uomo è molto grande, è preferibile il cosiddetto smorzacandela (donna sopra e uomo sotto), affinché la donna controlli profondità della penetrazione e velocità dei movimenti.
Il doggy style è invece perfetto quando lui ha un pene piccolo. In questo caso potete anche aiutarlo spiegandogli come muoversi in mosse circolari e come prendervi per i fianchi. Quando lui è veloce, non si tratta invece di una questione di posizione, ma bisogna chiedere di rallentare il ritmo. Infine, se i rapporti vi sembrano troppo ripetitivi, va evitata la posizione del missionario, cercando di sperimentare qualcosa di diverso.
Secondo uno studio di The Journal of Sexual Medicine, lo yoga può aiutare a rafforzare e rendere più flessibili i muscoli addominali e pelvici, oltre che ridurre l’ansia, tanto da aumentare le possibilità di avere un orgasmo. Nella ricerca, le donne che hanno praticato 22 posizioni yoga a settimana per tre mesi hanno registrato aumento del desiderio, dell’eccitazione e migliori orgasmi.
Un luogo comune vuole che fingere il mal di testa porti a evitare rapporti sessuali indesiderati. Se invece il mal di testa ce l’avete per davvero, sappiate che il 48% delle volte questo disturbo può essere alleviato con un orgasmo.
Secondo uno studio dell’American Sociological Review, è più probabile raggiungere l’orgasmo con una persona speciale che non con un rapporto occasionale. La questione è stata confermata anche dal Kinsey Institute, che ha stimato come le donne che abbiano un partner consolidato raggiungano l’orgasmo per oltre il 50% dei loro rapporti sessuali.
Le nuove relazioni possono essere elettrizzanti – spiega la sessuologa Madelein Castellanos – ma questo non per forza si traduce in eccitazione. E la ragione è che siamo più inclini a provare ansia quando ci troviamo a relazionarci con qualcuno che non conosciamo bene. Con un partner di lungo corso, invece, è più facile rilassarsi ed essere trasparenti circa le proprie voglie.
Il silenzio può essere importante se stiamo riposando o stiamo leggendo un libro. Ma durante un rapporto sessuale, fare rumore, lasciarsi andare, parlare con il partner chiedendogli una nuova pratica o un nuovo movimento può aiutare non poco. Secondo uno studio degli Archives of Sexual Behavior gran parte delle donne non urla spontaneamente e non dice il nome del partner durante l’orgasmo. Eppure il rumore può potenziare il piacere.
Il rumore in camera da letto – ha chiarito la sessuologa Kat Van Kirk – può aiutare l’uomo e la donna a eccitarsi ulteriormente.
Il nostro cervello ha una zona che processa la paura. Essa viene inibita, insieme a quella che regola il senso del pericolo, durante l’orgasmo.
A cosa serve l’orgasmo femminile nell’ottica evolutiva umana? L’orgasmo maschile serve a eiaculare, a perpetuare la specie, ma per le donne come funziona?
Secondo un gruppo di ricercatori guidati da Mihaela Pavliče e Gunther Wagner, dell’ospedale pediatrico di Cincinnati e dell’Università di Yale, il piacere femminile avrebbe avuto il ruolo di indurre l’ovulazione della donna. Con il tempo avrebbe perso la funzione, ma l’effetto, l’orgasmo, è rimasto comunque nella donna.
È importante sottolineare che in passato l’orgasmo femminile era diverso da quello di oggi – ha commentato Mihaela Pavliče – Crediamo che il flusso ormonale che accompagnava l’orgasmo femminile si sia ulteriormente modificato negli esseri umani.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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