C’è un film del 2002, 40 giorni e 40 notti, in cui il protagonista, Matt (interpretato da Josh Hartnett) fa un fioretto in cui promette di non avere orgasmi per tutta la durata della Quaresima. Ma la trama del film, in realtà, non è solo finzione cinematografica, visto che ormai da diversi anni, a novembre, soprattutto negli USA è in voga un trend davvero molto particolare, la No Nut Challenge, in cui i partecipanti si impegnano a non avere orgasmi per il mese intero.

Cos’è la No Nut Challenge?

Il nome della sfida deriva dal modo inglese per indicare l’atto dell’eiaculazione, ovvero “to bust a nut“, e si tratta appunto di dedicarsi, per 30 giorni, all’astinenza sessuale completa, sia per quanto riguarda i rapporti sessuali che la masturbazione.

Volendo risalire alle origini di questo bizzarro, ma seguitissimo trend, se ne trovano alcune tracce già il 3 novembre del 2011, quando l’espressione venne inserita sull’Urban Dictionary da un utente, che in effetti ancora oggi cita

È una sfida in cui un uomo non deve eiaculare per tutto il mese di novembre.

Per alcuni il trend è stato elaborato dal movimento NoFap, nato sulla piattaforma Reddit il 20 giugno del 2011, per indurre i suoi followers a non fruire di contenuti pornografici e a evitare la masturbazione, preferendo la pratica (discutibile) della ritenzione dello sperma.

Tuttavia, solo nel 2017 il successo della No Nut Challenge cresce in maniera esponenziale; in quell’anno, infatti, ci fu un tweet in particolare, pubblicato il 2 novembre, che spopolò, raccogliendo oltre 1200 commenti in una settimana sul subreddit BlackPeopleTwitter, mentre l’anno seguente persino i siti porno risentirono degli effetti della sfida, con un crollo delle visualizzazioni e alcuni, come xHamster, ad esempio, che denunciarono una caduta del traffico del 14,5%.

Se in tutto il mondo oggi la community di Reddit riguardante il No Nut November conta qualcosa come 63 mila iscritti, è solo nel 2019 che la sfida è arrivata anche in Italia.

Le regole della No Nut November Challenge

Ci sono delle regole precise per partecipare alla challenge: la prima, e più importante, è non eiaculare. Ciò significa che non sono vietate né la visione di film erotici, né le effusioni con la/il partner, purché non si raggiunga l’orgasmo.

Esistono poi delle deroghe all’astinenza totale, perciò, per essere considerati vincitori della sfida, si può:

  • avere un solo rapporto sessuale con il/la partner;
  • masturbarsi per un numero di volte non superiore a 3;
  • avere una eiaculazione incontrollata notturna.

La ricompensa per chi supera la No Nut Challenge

Chi riesce a portare a termine “l’impresa” astenendosi da ogni forma di sesso per tutto novembre può partecipare alla contro-challenge che si è diffusa, la Destroy D**K December, #DDD, in cui ci si masturba per tutto il mese di dicembre tante volte quanto è indicato dal giorno sulla data del calendario.

Insomma, si arriva ad avere quindi fino a 31 orgasmi in uno stesso giorno, raggiungibili l’ultimo giorno del mese.

Gli aspetti negativi della No Nut November Challenge

Sembra una innocua sfida social che invita all’astinenza, o meglio alla non eiaculazione, ma alcuni esperti in materia sembrano non essere del tutto d’accordo sulla inoffensività del trend; secondo uno studio condotto nel 2014 da Michael Leitzmann del National Cancer Institute di Bethesda, infatti, gli uomini che hanno eiaculazioni almeno 21 volte al mese ridurrebbero del 33% circa le possibilità di sviluppare un cancro alla prostata.

Inoltre, il mondo scientifico sembra essere concorde nello stabilire che le endorfine rilasciate durante l’orgasmo aiutino ad alleviare lo stress, a riposare meglio e a migliorare l’umore.

L’atto sessuale, inoltre, è estremamente importante per mantenere il flusso sanguigno ai genitali, mentre più d’uno sostiene che masturbarsi con una certa frequenza possa ritardare eventuali problemi di erezione.

Insomma, per quanto qualcuno sostenga che il No Nut November sia più un monito per puntare il dito contro la dipendenza da pornografia che, come tutte le dipendenze, è deleteria, pare invece che un orgasmo aiuti a vivere meglio. Come sempre, probabilmente, la verità sta nel mezzo.

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