Sesso anale: 5 posizioni e consigli utili per tutti
Il sesso anale è un'esperienza da provare, ma serve senza dubbio un punto di partenza. Come per esempio consigli e posizioni.
Il sesso anale è un'esperienza da provare, ma serve senza dubbio un punto di partenza. Come per esempio consigli e posizioni.
Il sesso anale è per molt* di noi un tabù per varie ragioni. Una parte di causa è dovuta al pregiudizio che accompagna questa pratica di coppia. Ci attanagliano le domande. Ci farà male? Perché dovremmo farlo? Succederà qualcosa di spiacevole, come delle imbarazzanti perdite fecali, se lo facciamo? Può anche darsi che l’abbiamo fatto e, come nel celebre brano di dj Lubel The Wrong Hole, non ci sia piaciuto.
Ma a tutte le esperienze può essere data – se lo si vuole – una seconda possibilità. Così vi proponiamo di provare queste cinque posizioni nella loro variante dedicata al sesso anale. Ma dovete ricordare anche che questo tipo di esperienza sessuale, come e più della penetrazione vaginale, necessita di una corretta lubrificazione, che può essere effettuata con umori umani (ossia la saliva) o con qualunque lubrificante in commercio in farmacia o nei sexy shop.
Inoltre prevede una preparazione igienica che difficilmente si può improvvisare, ma che al contempo libera dalle paure e preoccupazioni che potrebbero frenare il divertimento.
In questo particolare kamasutra del sesso anale, la posizione più abusata è quella del doggy style – che in italiano viene chiamato con l’eloquente termine pecorina. In questa posizione, chi viene penetrato/a si mette a quattro zampe su un piano – esattamente come un cagnolino – mentre avviene la penetrazione anale. Un consiglio: può essere comodo un appoggio. Per esempio, se ci si trova su un letto, si può pensare di afferrare la testiera se essa è ben salda. A volte, soprattutto se il piano d’appoggio è lievemente mobile, si può desiderare infatti una maggiore stabilità durante il rapporto sessuale.
Anche questa è la versione anale della più nota posizione per la penetrazione vaginale. Con un bel po’ di differenze. La posizione del missionario anale prevede che la persona penetrata sia stesa supina con le gambe in alto, magari appoggiate con le giunture delle ginocchia sulle spalle da quella che la penetra. Può venire in soccorso un cuscino posizionato sotto la schiena per sollevare il bacino e facilitare l’ingresso.
In questa posizione è invece chi penetra che giace supino e la persona penetrata è sopra. Uno dei nomi con cui questa posizione è nota è quello della cowgirl – un modo eufemistico per descrivere una “donna che cavalca”. Quando i partner si guardano negli occhi si parla di cowgirl tradizionale, mentre quando chi è penetrato dà le spalle abbiamo la cowgirl rovesciata. Contrariamente a quanto si possa pensare (dato che in questo caso la penetrazione può esprimersi in tutta la sua profondità) questa è una posizione che può risultare comoda per chi è alle prime armi in quanto dà alla persona penetrata il totale controllo sulla situazione.
Qui entriamo nella trattazione delle posizioni “pro”. Ci vuole una discreta forma fisica e molta scioltezza infatti per mettere in atto il ponte. Non è esattamente come un ponte della ginnastica, ma è molto simile. Per metterlo in pratica, la persona penetrata deve giacere supina con le ginocchia piegate. Facendo leva con i piedi, bisogna sollevare il bacino – per rendere più agevole la penetrazione anale – e restare in questo modo durante il rapporto sessuale. Il ruolo del/la partner penetrato/a si esaurisce qui? Certo che no: durante le spinte, a lui/lei saranno affidate delle contrazioni interne – ma senza esagerare e senza indurire i glutei.
Romantica e tenera – perché il sesso anale può essere anche questo e bando ai pregiudizi. Per mettere in pratica la posizione del cucchiaio, la persona penetrata deve giacere rannicchiata e su un fianco – destro o sinistro, a piacere (sic!) – mentre chi penetra si accosta seguendo le curve del suo corpo. Durante la penetrazione, si è in questo modo molto vicini, anche se non ci si guarda negli occhi in quei momenti, per ovvie ragioni anatomiche.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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