Sex coach, come può aiutarti, dove trovarlo/a e come diventarlo
Quando si ha un problema sessuale o relazionale, ci si può rivolgere a un sex coach: ecco in cosa consiste il lavoro di questo professionista e come diventarlo a propria volta.
Quando si ha un problema sessuale o relazionale, ci si può rivolgere a un sex coach: ecco in cosa consiste il lavoro di questo professionista e come diventarlo a propria volta.
Il terapista sessuale è solitamente laureato, in psicologia o materie affini, come si legge sul sito del Somatica Institute, e la sua azione si rivolge allo scandagliare le cause del problema sessuale del paziente, non raramente risalendo fino all’infanzia. E allora di cosa si occupano esattamente i sex coach?
L’anglicismo significa letteralmente “allenatore sessuale”. La figura in questione è quella di un professionista che aiuta le persone alle prese con problemi sessuali, di intimità e di relazione, come un calo della libido, una disfunzione sessuale, oppure una relazione senza sesso, ma si occupa anche di promuovere la vita sessuale del paziente per permettere a lui o a lei di sfruttare al meglio le sue potenzialità. Come un terapista sessuale può assegnare dei “compiti” per poi chiedere al paziente come sia andata.
Esistono diversi tipi di sex coach, ma quelli fondamentali sono due:
Il primo passo per diventare un sex coach è infatti stabilire il campo esatto del quale ci si vuole interessare. Dopo di che si cercano dei corsi adatti, sia dal punto di vista degli argomenti trattati sia dal punto di vista del budget.
Dopo i corsi e prima di mettere su un proprio studio, è richiesto che gli aspiranti facciano un po’ di pratica, come è richiesto anche ai terapisti sessuali.
Ci si rivolge a questo tipo di professionisti per ragioni molteplici, tra cui:
Il modo in cui si viene aiutati da un sex coach cambia in base a ciò che cerchiamo e al tipo di coaching che il professionista offre. Comunque solitamente si prende un appuntamento e si sarà sottoposti a una serie di interrogativi, in modo che il paziente possa spiegare cosa cerca nel suo percorso di coaching: quando ci si incontrerà di persona (o in videochat), in più sedute, si potranno analizzare problematiche contingenti oppure eventuali progressi rispetto agli obiettivi stabiliti.
E non mancheranno, come dicevamo prima, i “compiti a casa”. Per esempio, uno di questi compiti con un paziente timido può consistere nell’invito a parlare con cinque persone a cui è interessato. Chi fa talk coaching di solito non tocca il paziente (ci si limita magari a una pacca sulla spalla rassicurante o motivazionale, oppure al massimo una stretta di mano), mentre il sex coaching esperienziale potrà toccare il paziente ed essere toccato a propria volta nel corso dell’insegnamento delle tecniche sessuali.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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