È da un po’ di anni che sentiamo utilizzare l’espressione “amici di letto”, a volte sostituita da qualche altro sinonimo anglofono oppure da una parola di una certa rozzezza. Si tratta di un fenomeno che esiste e che probabilmente è stato trattato da tutte le testate femminili o maschili che vi vengono in mente.

Lo sceneggiatore Harley Peyton ha scritto un film, che poi è stato girato nel 2011 con la regia di Will Gluck, dal titolo appunto Amici di letto. Ma in cosa consiste il fenomeno?

Amici di letto: cosa significa?

L’espressione è la traduzione non proprio letterale dell’omologa anglofona “friends with benefits”, che è di uso comune negli Stati Uniti, tanto che compare nel brano Head Over Feet di Alanis Morrissette:

Sei il miglior ascoltatore che abbia mai incontrato
Sei il mio migliore amico
Il miglior amico di letto
Che cosa mi ha trattenuta per lungo tempo?

In italiano per designare chi non disdegna il sesso tra amici viene utilizzato talvolta anche il termine “trombamico”, ma non è esattamente elegante. In ogni caso l’espressione indica una relazione tra due persone che si conoscono bene, magari da molto tempo, che sono amiche e che tuttavia più o meno spesso hanno rapporti sessuali di vario genere senza però avere coinvolgimenti sentimentali.

Amici di letto: il film

Amici di letto
Fonte: Amici di letto

Dicevamo, è del 2011 il film Amici di letto, interpretato da Mila Kunis e Justin Timberlake. I due attori interpretano due giovani, un art director e una cacciatrice di teste, che si incontrano a New York e si conoscono per motivi di lavoro.

Entrambi escono da una relazione assurda, finita in modo altrettanto assurdo. Ma nel momento in cui i due protagonisti si incontrano, scoprono di piacersi e nasce tra loro una grande e profonda amicizia. Finché una sera non vogliono provare ad avere dei rapporti senza coinvolgimento sentimentale, restando amici.

Naturalmente niente va come si sono aspettati, perché il coinvolgimento c’è e ogni tanto fa capolino tra loro, anche nel momento in cui si abbandonano ad altre iniziali relazioni che si rivelano deludenti. Il ruolo delle rispettive famiglie fa il resto per far capire ai due protagonisti che sono fatti l’uno per l’altra.

Quindi, in un perfetto Hollywood Ending, il film ci spiega come gli amici di letto in realtà non esistano e, in un modo un po’ falso e bigotto, si cade nel solito stereotipo per cui non si possa fare del buon sesso se non con qualcuno che si ama e che si comprende in profondità. Può essere anche vero per alcuni, ma non può esserlo sempre e per tutti.

Amici di letto: consigli per liberarci dalle “regole”

Amici di letto
Fonte: Amici di letto

Come possiamo liberarci di tutte le regole che abbiamo letto praticamente ovunque su come diventare bravi amici di letto? Semplicemente smontandole una per una.

  • Non si può decidere un rapporto a tavolino. Essere dei buoni amici di letto presuppone che aprioristicamente si decida di non avere nessun coinvolgimento sentimentale. Ma le emozioni e i sentimenti umani non sono sempre uguali a se stessi, e soprattutto possono cambiare nel tempo, in bene e nel male.
  • Non bisogna per forza restare amici dopo la fine dei rapporti. Anche se si era già amici già da prima, non è detto che dobbiate frequentare il vostro amico o amica di letto quando avete smesso di vedervi tra le lenzuola. Questo non significa che dobbiate odiare o ignorare questa persona, ma semplicemente la potete derubricare se la reazione di amicizia tra voi ha perso di interesse: e lo fate anche per conservarne un buon ricordo reciprocamente.
  • Non può esistere nella realtà lo stereotipo di amici con benefici. Se ci pensiamo, il fenomeno sembra essere orientato in maniera eteronormativa, ma noi viviamo in un mondo in cui gli orientamenti sessuali sono diversi ed esiste anche la fluidità sessuale: gli amici con benefici non sono solo quindi relazioni esclusivamente uomo-donna con doveri reciproci.
  • Amore e sesso sono due cose che vanno a braccetto o sono separate? Non esiste una risposta univoca a questa domanda. Amore e sesso sono troppo ricchi di sfumature, per pensare che una tipologia di relazione possa in effetti separarli nettamente.
  • Le parole d’ordine sono consenso e condivisione. Va bene che diate un’etichetta alla vostra relazione, va bene anche se non la date. Va bene darsi delle regole proprie, ma non va bene seguire ciecamente quelle degli altri. Consenso e condivisione sono i due concetti che devono regolare ogni nostra relazione di tipo sessuale: dobbiamo scegliere solo cosa ci fa stare bene e cosa contemporaneamente fa stare bene il nostro o la nostra partner.

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