Tra le varie pratiche Bdsm ce n’è una che prende il nome di caning. Ogni volta che parliamo di Bdsm, dobbiamo ricordare una questione fondamentale: approcciarsi a queste discipline può non essere per tutti, in particolare per coloro che preferiscono un’attività sessuale più tradizionale.

Si tratta però di una leggenda metropolitana che il Bdsm non sia romantico. Non si tratta di una mera questione di consensualità, anche se la consensualità è sempre fondamentale: possono optarvi le coppie più disparate, non solo quelle che si lanciano in una relazione che è solo ed esclusivamente a scopo sessuale. Certe pratiche possono solleticare le fantasie di coloro che stanno insieme da molto tempo, per esempio, ma possono aver voglia di provare a letto qualcosa di diverso per ravvivare la fiamma della passione.

Cos’è il caning?

Caning
Fonte: 50 Sfumature di Grigio

Il termine caning deriva dall’inglese «cane», che indica il bastone. L’attività consiste nel colpire il sottomesso in varie parti del corpo (sempre in sicurezza, come vedremo tra poco) con un bastone appunto, e non va confusa con lo spanking – in cui si colpiscono le natiche a mano o con l’ausilio di una racchetta o simili – e con il bastinado – che si avvale sempre di una bacchetta molto sottile per colpire le piante dei piedi. I colpi vengono inflitti in serie di 6: dopo ogni serie ci si deve fermare per lasciare il tempo al sottomesso di riprendersi – e al dominatore di controllare se sta praticando il caning in modo corretto. Può essere abbinato ad altre pratiche, come il bondage – ma è meglio farlo quando si è acquistata un bel po’ di pratica.

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Hard caning e soft caning

Come in tutte le pratiche Bdsm esiste una versione hard e una versione soft. Se siete alle prime armi, vi consigliamo la versione soft, in cui spesso il bastone non viene neppure utilizzato per colpire, ma semplicemente come simbolo della dominazione – una specie di frusta da sventolare per aria in definitiva, badando di non farsi male da soli. Si può anche colpire il partner, ma in maniera decisamente molto blanda, come se si stesse dando un buffetto sul corpo dell’altro ma con un bastone. Nella versione hard, chiaramente, si fa sul serio, anche se non a tal punto di compromettere la salute del sottomesso. Esistono infatti delle regole che possono essere seguite per evitare di farsi male e ottenere solo quel dolore che per qualcuno è sinonimo di piacere e di eccitazione sessuale.

Come praticare il caning in sicurezza

Caning
Fonte: 50 Sfumature di Grigio

Innanzi tutto, bisogna iniziare con il dire che tutte le pratiche Bdsm necessitano della safeword, cioè la parola di sicurezza da pronunciare nel momento in cui il gioco di ruolo non risulta più né divertente né eccitante. La parola va scelta di comune accordo e ricordata, in modo da non risultarne sforniti alla bisogna. C’è poi la questione della scelta del bastone. Per coloro che sono alle prime armi, è bene acquistare un frustino in rattan in un sexy shop. In generale, il bastone per il caning deve essere flessibile e facile da manovrare – quindi niente oggetti pesanti, non dovete usare il bastone di vostro nonno.

Sappiamo che le prime volte si sarà un po’ agitati, ma è bene che il sottomesso sia rilassato quando riceve i colpi o faranno un po’ troppo male anche se è tutto perfettamente consensuale e stabilito fin dall’inizio. I colpi devono essere inferti lungo una direzione che sia parallela al pavimento e bisogna stare attenti che i segni lasciati siano rossi e non violacei – in quest’ultimo caso potrebbero essere indicatori di un ematoma in corso e quindi potenzialmente pericolosi. I primi tempi, è bene partire con una bassa, bassissima intensità, aumentando mano a mano in base alle “richieste” del sottomesso. Come sempre, infatti, nel Bdsm è il sottomesso in un certo senso a comandare, stabilendo cosa sia concesso e cosa invece no: si tratta appunto della base della consensualità.

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