Perché si divide il/la partner con altre/i? Il cuckold spiegato dalla psicologa
Ci sono delle cose imprescindibili da sapere nel fenomeno del cuckold: ecco le testimonianze riportate dalla dottoressa Cristina Colantuono.
Ci sono delle cose imprescindibili da sapere nel fenomeno del cuckold: ecco le testimonianze riportate dalla dottoressa Cristina Colantuono.
Viene classificato solitamente come una parafilia, ma c’è una caratteristica delle parafilie che nel cuckold non sempre è assente: il consenso. Approfondiamo per capire meglio.
Il cuckold è una persona che condivide il proprio partner (chiamati “sweet”) con altri o altre (detti “bull”): in pratica il cuckold cerca di indurre la persona con cui ha una relazione sessuale o sentimentale (anche consolidata, come un lungo matrimonio) ad avere rapporti sessuali con terze persone.
Si tratta di una pratica che per funzionare deve avere delle regole:
Sicuramente però le testimonianze in merito sono più eloquenti di tutto ciò che potremmo raccontare in linea teorica.
La dottoressa Cristina Colantuono, esperta in Psicologia Giuridica che si occupa di terapie individuali e familiari e offre supporto, tra le altre cose, nelle problematiche che ineriscono relazioni di coppia e sessualità, ha ascoltato le testimonianze di alcuni cuckold e delle loro partner che riportiamo qui.
Ho posto inizialmente molta resistenza a questa pulsione fino a che poi mi sono in un certo senso arreso ai suoi aspetti piacevoli – ha raccontato un uomo – Ma ho anche molte perplessità, pur praticandolo, tanto da temere una componente masochista in me… Credo di esser stato sfiorato per caso da questa realtà ai tempi del fidanzamento con mia moglie, circa 27 anni fa. Lei era molto bella, era inevitabile notare molti sguardi su di lei e le piaceva sentirsi al centro dell’attenzione, io ne ero pazzamente innamorato e forse nacque in me un inconsapevole desiderio di assecondarla in ogni capriccio, al punto di annullare la mia gelosia a favore della sua soddisfazione che comunque appagava anche me. […]
In realtà maturò tutto casualmente e autonomamente, io e mia moglie non avevamo avuto storie importanti prima di conoscerci e quindi la scoperta del sesso fu un reciproco percorso armonico, progressivo e sereno fatto di esplorazione e scoperta, aiutato dalla forte attrazione che abbiamo sempre avuto l’un l’altra. Inizialmente, nei momenti intimi, mi parlava spesso delle sue brevi esperienze passate, a volte anche inventandole e scatenando in me sensazioni conflittuali ma anche uno strano indefinibile interesse tanto che poi cominciai io a chiederle particolari sempre più intimi.
Ricordo che una sera andammo in discoteca in un locale dove un mio amico lavorava – viene spiegato sempre nella stessa testimonianza – Finita la serata, eravamo tutti su di giri un po’ per le ore di musica, danza e qualche drink e sulla via del ritorno, in auto mentre guidavo, il mio amico intraprese discrete avances nei confronti di mia moglie.
Stranamente non ne fui disturbato e accostai in una radura ove ci lasciammo andare a un gioco a tre piuttosto soft, con lei come fulcro. Credo fu quella l’occasione che pur avendo creato in me una certa conflittualità, mi aprì la porta a un nuovo universo parallelo catturando ogni mia curiosità.
Risveglia il mio interesse per lei – ha raccontato lo stesso uomo per spiegare perché questa pratica lo appassioni – perché la vedo di nuovo donna e femmina, trasportata nella trasgressione da una energia nuova e sconvolgente che la eccita, stupisce lei per prima e rinvigorisce l’attrazione che provo nei suoi confronti. Credo che sia dovuto anche a una sorta di competizione che si instaura tra maschi come tra animali: e in effetti di energia vitale e naturale stiamo parlando, un’energia che si risveglia dopo anni di semi assopimento. Oltre naturalmente a un dono, un’opportunità che senti di regalarle perché è la persona più importante della tua vita.
Quando lui mi ha proposto di fare questa esperienza da sola – racconta una donna in un’altra testimonianza – dopo un mio primo rifiuto e imbarazzo, ho cominciato a capire che mi stava offrendo l’opportunità di fare un’esperienza trasgressiva per entrambi. A questo si associa l’eccitazione di sapere che la sua donna è oggetto del desiderio di un altro uomo e quindi di riscoprirmi e riconquistarmi, rimettersi in discussione, allontanare il grigiore della quotidianità e riscoprire quella passione viva e intensa che a volte si assopisce.
Che il cuckold sia caratterizzato o no da una parafilia è stato oggetto di scarso studio. Una ricerca sul tema si trova però su Research Gate: si tratta di un documento del II Convegno Nazionale di Neuropsicopatologia, che ha provato a indagare su Parafilia o disturbo parafilico? Uno studio preliminare sul fenomeno del cuckolding.
La ricerca, condotta su coppie etero e cisgender in cui il cuckold era lui, rileva come il fenomeno sia cresciuto esponenzialmente (o meglio, è forse più evidente) grazie alla diffusione di Internet. Ma per quanto riguarda il livello di soddisfazione del cuckolding, si arriva al 33,3% degli uomini e al 77,7% delle donne: queste persone hanno riferito che la loro intimità con il partner si è accresciuta.
Alcuni però provano sensi di colpa: l’88,9% degli uomini e il 22,2% delle donne. E la metà degli uomini coinvolti nello studio si è rivolto a uno psicologo o a una psicologa, percependo questa sua preferenza come un problema. È difficile dire però se lo sia davvero, o se la vergogna sia indotta dalla propria educazione, o sia per esempio dipendente da qualcosa di squisitamente personale: la questione andrebbe analizzata caso per caso.
Tutto ciò che ha a che fare con una vita sessuale attiva presenta due rischi in assenza del preservativo: contrarre una malattia sessualmente trasmissibile (l’Hiv in primis ma non solo) e incorrere in una gravidanza indesiderata.
Ma oltre al rischio fisico ci sono anche dei rischi emotivi: non sempre il cuckolding migliora l’intimità di coppia, ma a volte si rischia che il proprio rapporto si spezzi per le pressioni esterne (cioè quando il sweet si innamora del bull) o per le pressioni interne (perché magari il consenso non è esattamente consapevole fin dall’inizio da una parte o dall’altra della coppia).
Altri spunti interessanti giungono dalle interviste rilasciate da cuckold e sweet alla dottoressa Colantuono.
Tempo dopo – si legge nel prosieguo del racconto di un cuckold – mia moglie ebbe ancora rapporti completi con lui ma dovette interromperli perché lui le propose di lasciarmi, deludendomi e ferendomi profondamente: uno degli aspetti negativi di questa pratica sessuale.
Ultimamente – si legge ancora – mi sono reso conto che non mi interessa molto fare sesso extraconiugale, mentre mi sento molto più appagato nel sapere che invece lo possa fare mia moglie.
Noi amiamo ciò che accade “casualmente” – si legge in una testimonianza – per questo mi piace che mia moglie sia sempre libera di esprimersi senza limitazioni e probabilmente entrambi contribuiamo a creare le condizioni per il nostro gioco e il desiderio sessuale tra noi rimane sempre integro, senza conoscere routine, quindi perché no?
I modi per organizzare sono decine – spiega un cuckold, aggiungendo che esistono anche dei club appositi – per esempio abbiamo avuto in questi ultimi anni alcuni contatti sul web con coppie contattate in chat apposite per incontri di sesso e abbiamo un profilo con foto su sexy community.
Personalmente non saprei indicarle – ha detto un cuckold – anche se posso dire che ne esistono almeno due tipi di diversi atteggiamenti per accostarvici:
- chi vive questo desiderio nel timore che la partner possa “prendere” tangenti diverse dalla “rotta” programmata (pertanto vive questa realtà un po’ egoisticamente come un gioco limitato al letto, cercando forse ossessivamente di controllare ogni cosa…);
- e invece chi come me si sente gratificato nel vedere la donna che ama esprimersi senza limitazioni e vivere una vita libera e serena in senso molto meno limitativo.
Preferisco vivermela tranquillamente in semi clandestinità – ha raccontato un testimone – sperando che un giorno sia prassi comune condividere sessualmente il proprio partner con altre persone. I segnali ci sono tutti, dagli anni Novanta a oggi il fenomeno dello scambismo, i locali dedicati e i siti per annunci sono aumentati in maniera esponenziale ma soprattutto molti giovani si sono avvicinati a questo mondo.
Prima di tutto un uomo aspirante cuckold deve imparare a saper riconoscere dentro di sé queste fantasie senza averne paura – ha commentato un cuckold – ma accogliendole e valutandole serenamente per poi condividerle con la propria compagna. Se riceve un rifiuto, non deve forzare mai e per nessun motivo la propria donna: lei non è una pornostar privata e né deve sentirsi obbligata a fare alcunché. Questo è un percorso che va percorso per gradi e insieme, con molto dialogo e tranquillità. Se poi si decide di provare, occorrono regole condivise e paletti ben precisi per divertirsi entrambi senza rischi in una sorta di “ambiente protetto”.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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