Quando, un paio di settimane fa, ho messo nero su bianco quello che penso degli uomini che danno per scontato che tu voglia fare sesso anale con loro – potete leggere la mia lettera qui: Caro uomo che vuoi fare sesso anale con me, ti spiego -, non pensavo di ricevere tanti messaggi privati.

Il tono e i contenuti quelli sì, purtroppo, me li aspettavo: perché non mi illudo certo di essere l’unica che ha incontrato queste perle di amatori convinti che il consenso a fare sesso con loro equivalga a un consenso pressoché illimitato.

A colpirmi in modo particolare, invece, è stato il messaggio di una ragazza che mi ha parlato della sua storia d’amore, di come lei sia innamorata e lui sia, ne è sicura, l'”uomo giusto”. Senonché, a letto, sebbene lui sia sempre stato – come mi scrive – “rispettoso dei suoi gusti sessuali e attento non solo al suo piacere”, questo ragazzo si eccita chiamandola “puttana” e insultandola in altri vari modi.

Anche questa cosa non mi meraviglia. Ci sono moltissimi uomini e moltissime donne che trovano eccitante questo gioco di ruoli, in cui lei gode nell’essere chiamata così e lui nell’immaginarsi nella trasgressione di un rapporto di puro scambio sessuale.

A meravigliarmi invece è il fatto che una ragazza scriva a me del suo smarrimento nei confronti di una pratica che, evidentemente, la lascia perplessa e, quindi, non ha il suo pieno consenso; invece di parlarne con il partner.

L. – iniziale di fantasia – scrive: “La prima volta mi sono sentita spiazzata, nonostante io sia una abbastanza disinibita e aggressiva nel sesso. Due minuti dopo lui torna la persona di sempre, affettuosa e gentile. Io lo assecondo ma mi domando se sia normale e soprattutto se una persona che ti ama ti può chiamare puttana”.

Io, cara L., sono convinta che sì. Una persona che ti ama, durante il sesso, può divertirsi con te a interpretare un gioco di ruolo, dove tu, per esempio, puoi essere la sua puttana.

Tutte le persone hanno delle fantasie erotiche: molte donne provano eccitazione all’idea di fare sesso con uno sconosciuto, con un’altra donna o con più persone contemporaneamente.

Quello che mi stupisce è, ancora e sempre, la questione del consenso, della condivisione di qualcosa che è normale, lecito e potenzialmente eccitante, ma solo se lo è per entrambe le parti.

Forse, e dico forse, lui ha frainteso quel tuo “essere abbastanza disinibita e aggressiva nel sesso” e ha pensato che anche tu stessi giocando a quello stesso gioco che piace anche a lui?

Se non è così, però, tu hai il diritto di dirlo e, cosa non secondaria, lui ha sì il dovere di rispettare le tue scelte ma, a sua volta, anche il diritto di saperlo. Perché è chiaro che se questo gioco sessuale ti porta a mettere in dubbio il fatto che lui ti ami, allora non è il tipo di gioco erotico di cui hai bisogno.

Il sesso si fa, sì, ma di sesso è bene anche parlarne all’interno della coppia.

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  • Il sesso di Eva