Un mese dopo la “giornata dalla bistecca e del sesso orale”, è il momento della “torta e del sesso orale”, globalmente conosciuta come cake and cunnilingus day. Per chi se lo fosse perso, la giornata della bistecca e del sesso orale è stata pensata come una sorta di San Valentino dedicato agli uomini, una ricompensa per tutti quegli sforzi fatti durante la giornata degli innamorati.

Leggete il nostro articolo per scoprire quando è nata, come ha preso piede e cosa ne pensiamo noi.

Se a un mese esatto dalla celebrazione di San Valentino si “ringraziano” gli uomini in un modo banale e non molto romantico, qualcuno ha pensato bene di rispondere con un (a questo punto terzo) San Valentino alternativo, dedicato alle donne. Noto appunto come cake and cunnilingus day, da festeggiare il 14 aprile.

Le origini di questa festività sono incerte, a differenza del Steak and Blow Job day. La cui invenzione è stata associata allo speaker radiofonico Tom Birdsey. L’unica fonte ufficiale che abbiamo riguardo questa giornata è il sito ufficiale cakeandcunnilingus, creato da un gruppo di donne (così pare) nel 2006. Stando al comunicato stampa di questo sito, questa giornata deve essere dedicata completamente al piacere femminile. Un piacere del tutto diverso da quello che siamo solite riceve e a cui ci dedichiamo.

Questa volta si tratta esplicitamente di piaceri carnali, bisogna quindi dimenticare le rose e concentrarsi sulla sensualità femminile. E ovviamente i piaceri carnali di ogni donna del mondo, a detta loro, vengono soddisfatti con una fetta di torta e un lavoretto “laggiù”. E sempre secondo il parere di queste “esperte sessuologhe”, noi dovremmo abbandonarci al nostro divano e gustarci piacevolmente una fetta di torta, preparata amorevolmente dal nostro partner nel pomeriggio (o più verosimilmente comprata già confezionata al supermercato).

Quindi, una volta supine sul divano con la nostra fetta di torta in mano, possiamo lasciare spazio al nostro partner che svolgerà il suo dovere nel miglior modo possibile, perché mentre la torta cuoceva in forno, lui si è documentato sul come assecondare al meglio le nostre fantasie…

Ovviamente stiamo scherzando su questo fatto, perché consideriamo assurda l’invenzione di queste giornate. Ma la verità purtroppo è che queste iniziative stanno spopolando sul web guadagnando sempre più seguaci e successo. Ci pare assurdo associare a un atto così intimo e delicato una celebrazione con l’aspirazione di farla diventare globale, quasi fosse un evento da ricordare a tutti i costi. Perché, a differenza per esempio alla Giornata Mondiale dell’Orgasmo, volta a promuovere il diritto di chiunque ad avere un vita sessuale appagante, queste due giornate nascono dalla distorsione della festa degli innamorati, per poi tradursi in un becero sessismo, tramutato in un “battibecco celebrativo” decisamente infantile.

I problemi che portano con sé questo genere di iniziative non sono sicuramente una fellatio o un cunnilingus in più, che si possono fare, non fare, richiedere o proporre quando si vuole, ma il nascere di convinzioni comuni che li rendano “obbligatori”.

Queste azioni dovrebbero essere volontarie e non soggette ad alcuna influenza esterna. Che bisogno abbiamo di inventarci una giornata di questo tipo? Per convincere noi stessi e qualcun altro a fare quello che vogliamo, anche se non ne ha voglia? Per convincere quel qualcuno che sia una cosa obbligatoria alla quale è vietato sottrarsi?

Non sappiamo se questa sia stata la motivazione originale di chi ha inventato queste giornate e ci auguriamo di no, ma un riscontro del genere è tutt’altro che impensabile. Quindi tranquillizziamo pure i nostri uomini: così come non ci saremmo mai sognate di preparare loro bistecca con annessa fellatio il 14 marzo, così loro potranno stare lontani dai fornelli (e da noi) il 14 aprile, riservandosi il piacere (nostro e loro) di prepararci una “bella torta”, se lo vorranno, il 15.

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