Masturbarsi fa bene? I benefici della masturbazione sul fisico e per la mente
Alleviare stress e dolore, stare meglio con il proprio corpo e la propria mente: sono tanti i benefici della masturbazione, ma dobbiamo liberarci dai pregiudizi.
Alleviare stress e dolore, stare meglio con il proprio corpo e la propria mente: sono tanti i benefici della masturbazione, ma dobbiamo liberarci dai pregiudizi.
L’atto in sé è contrario alla morale di moltissime religioni, poiché opposto alla procreazione: la masturbazione può portare infatti al piacere, ma sicuramente non porta a una gravidanza. Ma se ci fossero addirittura grandi benefici dalla masturbazione?
Dicevamo: non si arriva a una gravidanza quando ci si masturba. Aggiungiamo: non si arriva a una gravidanza indesiderata e non si contraggono malattie sessualmente trasmissibili.
Come spiega HealthLine, tutta l’attività sessuale, masturbazione inclusa, è connessa ai neurostrasmettitori di dopamina e ossitocina allocati nel cervello: dopamina e ossitocina regolano l’umore e il piacere. E in questo senso sicuramente masturbarsi fa bene alla salute, perché sentirsi appagati fa stare bene mentalmente e fisicamente.
È importante ricordare, analogamente, che ci sono anche alcuni miti sulla masturbazione che non sono mai stati dimostrati dalla ricerca scientifica. In altre parole, masturbarsi non causa
Planned Parenthood e HealthLine enumerano i benefici sull’organismo della masturbazione, ovvero
Tuttavia, in alcuni casi, durante la gravidanza, è sconsigliato masturbarsi, perché si potrebbe indurre potenzialmente un parto prematuro. Chiedete sempre prima al vostro ginecologo o alla vostra ginecologa (i soli a sapere se e quanto il vostro collo dell’utero si è eventualmente accorciato, per esempio).
Analogamente vengono enumerati i benedici per la mente, che sono
Sostanzialmente, abbiamo detto che la masturbazione fa bene, ma c’è un limite, c’è un “troppo”. Qualunque attività umana (mangiare, dormire, praticare sport, avere un’attività sessuale, lavorare) ha bisogno di confini.
Nel caso della masturbazione i confini sono dettati da eventuale eccessivo sfregamento dell’area genitale (con riduzione di sensibilità o nei casi limite comparsa di lesioni) o dalla dipendenza che si potrebbe venire a creare.
La masturbazione, in altre parole, è “male” (o meglio fa male) se non riusciamo a farne a meno, ovvero se intralcia la nostra quotidianità, se interferisce con lavoro, responsabilità, vita sociale e famiglia. Ma solo in questo caso: non bisogna sentirsi in colpa per l’autoerotismo, anche se forse quando eravamo piccoli o piccole ci hanno insegnato questo.
Anzi, se proviamo sensi di colpa connessi con la masturbazione, forse è il caso di entrare in psicanalisi per liberarsene, per migliorare la propria qualità della vita. Va da sé che, essendo l’autoerotismo un’attività sessuale, anche la masturbazione genera dipendenza e questa dipendenza va arginata.
Il primo passo contro le dipendenze sessuali è appunto contattare una psicologo o una psicologa per terapia individuale o, laddove sia richiesto, di coppia. Insieme alla psicoterapia, si può cercare di allontanare il desiderio sfrenato con attività, come l’esercizio fisico, la lettura, la scrittura o la pittura, un’uscita con gli amici, una passeggiata, coltivare in generale un hobby che richieda attenzione o concentrazione. Ma queste attività vanno eseguite insieme alla psicoterapia, non al suo posto.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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