Orgasmo anale: come è possibile trarne piacere senza farsi male
L'orgasmo anale è raro ma non è un mito: ecco quello che c'è da sapere quando si fa sesso anale.
L'orgasmo anale è raro ma non è un mito: ecco quello che c'è da sapere quando si fa sesso anale.
Il sesso anale rappresenta in parte ancora un argomento tabù. In alcuni casi accade perché lo si ritiene qualcosa di “sporco” – è un retaggio religioso, perché in questo modo non si può certo procreare – e ci sono persone che invece hanno paura che si tratti di un processo doloroso.
E in effetti potrebbe esserlo, ma non vale per tutti e con alcuni accorgimenti si può sopperire al problema, trasformandola in un’esperienza piacevole. Perché la vera domanda è: si può provare l’orgasmo anale femminile? Sappiamo che per gli uomini si può, ma ecco, la conformazione anatomica degli organi sessuali della donna è ben differente da quella dell’uomo e poi noi non abbiamo la prostata, il cui ruolo stimolante è ben noto.
La risposta breve è: sì, esiste. È molto più raro però degli orgasmi vaginali e ancor più degli orgasmi clitoridei. Esso è provocato dalla stimolazione della spugna perineale, un tessuto erettile ricco di terminazioni nervose presente tra le pareti dell’ano e della vagina – proprio in quella zona che chi è stata incinta conosce bene per via dei tanti massaggi effettuati con l’unguento in vista di un possibile parto naturale.
Naturalmente, dato che per avere un orgasmo anale si deve fare sesso anale, attraverso delle posizioni adeguate è possibile ottenere anche un orgasmo clitorideo, stimolando manualmente quella parte del corpo.
Parlavamo di posizioni, ma è comunque necessario arrivare preparate al sesso anale. Qui parleremo dei consigli fisici e più avanti delle implicazioni psicologiche della questione.
Innanzitutto, bisogna ricordare di utilizzare un buon lubrificante – per alcune basta anche la saliva, ma non per tutte. Il lubrificante deve essere compatibile con un preservativo – ci sono infatti lubrificanti che sconsigliano l’uso contestuale del profilattico – per proteggersi da infezioni batteriche, delle quali quella cavità è foriera, è ovviamente anche di malattie a trasmissione sessuale. Certo, è impossibile restare incinte in questo modo, ma questo non significa che dobbiamo dimenticare di tutelare la nostra salute.
L’area dunque deve essere ben lubrificata, ma è anche importante che noi siamo rilassate in questo momento. Possiamo provare, se non lo siamo, a essere un po’ stravaganti con i preliminari, chiedendo al partner un massaggio prima del sesso anale, oppure arrivarci per gradi. Che significa ricorrere a butt plug progressive in modo che la penetrazione anale non risulti dolorosa. Esistono in commercio anche dei dildo anali, che possono essere di diverse dimensioni, se ci si vuole esercitare da sole e arrivare preparate dal punto di vista fisico.
Per quanto riguarda la posizione, è meglio sceglierne una comoda. Per alcune può essere quella più famosa, il doggy style, ma se siete abbastanza snodate potete provare a mettervi uno di fronte all’altro, sollevando le gambe sul vostro partner, in modo da rendere il tutto più romantico. Ci si può anche sistemare di spalle e bocconi, ma è meglio provare questa posizione dopo aver preso un po’ d’esperienza. Ci sono naturalmente altre posizioni da provare, queste sono solo quelle di partenza, poi potete lasciar fare alla fantasia.
Il primo consiglio fondamentale è quello della pulizia. Può infatti succedere di perdere escrementi durante l’intero processo, per cui è meglio arrivare preparate, dopo esserci pulite per bene. Per la stessa ragione, prima di tentare una penetrazione vaginale successivamente al sesso anale, è bene far cambiare preservativo al partner e ovviamente pulire tutto. Non vogliamo beccarci un’infezione batterica.
Ci sono tuttavia altre questioni importanti sul piatto. Per esempio rispondere a questa domanda: lo vogliamo davvero? Se non siamo sicure di voler fare sesso anale, forse dovremmo aspettare. Se siamo sicure di non volerlo fare (per alcune di noi ci sono delle parti del corpo che sono zona rossa), dobbiamo essere ferme nello spiegarlo al partner e non accettare pressioni di alcun tipo.
Se vogliamo più informazioni, cerchiamole. Magari chiediamo consiglio a un’amica che ci è già passata o, ancora meglio, parliamone con un medico o un sessuologo. L’orgasmo anale è raro sì, ma si può raggiungere e un grosso ruolo su questo lo gioca anche un’adeguata informazione.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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