La situazione tipo è questa: siete a letto con il vostro partner o la vostra partner, state avendo un rapporto sessuale di qualunque tipo (penetrativo o non penetrativo, kinky o “vaniglia”) ma non vi sentite coinvolti o coinvolte? Forse siete solo distratti. Forse c’è qualcosa che non va nel vostro rapporto. Forse si è incrinato qualcosa a livello di comunicazione. Fatto sta che iniziate a pensare a un altro o a un’altra e non certo fugacemente.

Pensate a questa persona immaginando di fare sesso con lui o con lei. Può darsi che sia una persona famosa, magari è un collega o una collega del lavoro, o la persona che vi vende il pesce.

Il fenomeno prende il nome di allorgasmia e cambia da persona a persona. Tanto che in alcuni casi c’è da preoccuparsi, ma vediamo tutto nel dettaglio.

Allorgasmia: cosa significa?

Allorgasmia
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Non si tratta di un disturbo: Psicologi Online chiarisce che non è menzionata infatti nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali. Il termine composto viene dal greco e significa “orgasmo con l’altro“.

È molto esaustiva la definizione riportata nel glossario del sito Psicologo in Rete:

Condizione di coloro che sono incapaci di raggiungere l’orgasmo senza fantasticare su un partner più desiderabile di quello con cui stanno facendo sesso. L’allorgasmia può essere un segnale abbastanza chiaro del fatto che il partner abituale non possiede più le qualità ritenute soggettivamente necessarie e sufficienti per portare il piacere al suo apice. La coppia può comunicare e lavorare insieme per sviluppare o ripristinare queste qualità, che possono essere fisiche come psicologiche. La condizione, nelle femmine eterosessuali e negli omosessuali maschi prende il nome di alloandrismo, nei maschi eterosessuali e nelle donne omosessuali è detta alloginismo.

In quest’ottica va da sé che l’allorgasmia riguarda solo le relazioni sentimentali o sessuali consolidate. Capita anche con i rapporti occasionali, ma è decisamente molto più raro.

Proprio per questa ragione alcune persone potrebbero sentirsi in colpa e porsi una domanda fondamentale: è tradimento? In breve no, non è tradimento se accade solo qualche volta, e non conta che stiate pensando a Brad Pitt o al vicino di casa. Tuttavia continuate a leggere: è importante interrogare se stessi sull’argomento.

Perché ci si eccita pensando ad altri?

Le ragioni possono essere diverse, dicevamo, da persona a persona. Abbiamo riunito le più comuni ma ce ne potrebbero essere altre:

  • il rapporto sessuale non è all’altezza della fantasia o non è soddisfacente;
  • si è turbati o turbate da qualcosa e si riesce meglio concentrandosi su una fantasia erotica “esterna”;
  • non si riesce più a comunicare con il partner o la partner, soprattutto nel chiarire cosa ci piace e cosa no a letto;
  • il partner o la partner ha smesso di risultarci sexy;
  • troviamo il rapporto sessuale routinario.

I benefici dell’allorgasmia

Il fenomeno può presentare nell’immediato alcuni innegabili benefici:

  • si riesce ad avere un rapporto sessuale soddisfacente;
  • si esce dalla routine e magari la volta successiva si comprende come essere meglio coinvolti con il partner o la partner (forse con un gioco di ruolo o altro).

Ma non è tutto oro quel che luce: i benefici hanno una premessa, ovvero che l’allorgasmia si verifichi una tantum o comunque poche volte.

Quando l’allorgasmia diventa pericolosa

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Più che pericolosa l’allorgasmia può essere il sintomo di qualcosa che non funziona nella coppia, ma solo quando e se diventa l’unico modo per avere un rapporto sessuale soddisfacente. Accennavamo il fatto che bisogna interrogarsi.

E ci sono diverse domande che ognuno di noi può porsi in merito. Proviamo ancora attrazione per la persona con cui siamo in una relazione? Il nostro partner o la nostra partner ha smesso di impegnarsi (o l’abbiamo fatto noi) e non solo in senso erotico? Ci stiamo innamorando di qualcun altro? Proviamo attrazione sessuale per qualcun altro?

Se risposte a queste domande ci dicono che la relazione potrebbe essere compromessa, dobbiamo trovare una soluzione, ma non sempre quella giusta è uscire dalla relazione. Può essere utile invece parlarne con un esperto, ovvero con uno psicologo o una psicologa, per comprendere cosa vogliamo davvero e se la frattura con l’altro è insanabile.

Dobbiamo accogliere l’allorgasmia con estrema serenità, perché le cose in un rapporto possono cambiare, ma la rottura non è necessariamente negativa e non è detto che tutte le volte si arrivi a tanto.

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