Masturbazione anale: il tabù di tutti i tabù
Che cos'è la masturbazione anale e come si pratica: alcuni consigli e accortezze per sfatare un tabù che resiste tra pregiudizi e luoghi comuni.
Che cos'è la masturbazione anale e come si pratica: alcuni consigli e accortezze per sfatare un tabù che resiste tra pregiudizi e luoghi comuni.
Chi ha pregiudizi, forse, dovrebbe prenderla in considerazione con mentalità più aperta (certo, a meno che non sia un tabù assoluto e ognuno ha i suoi), chi vi si approccia senza precauzioni dovrebbe sapere o ricordare alcune cose per tutelare la propria salute.
Ha senso parlare di masturbazione anale proprio per tutti i luoghi comuni e gli stereotipi che la circondano. Certo, per alcune persone è una questione di cui non si può neppure parlare perché avvertono dolore o non vogliono esplorare quella parte del loro corpo in termini di sperimentazione sessuale. Ma ce ne sono altre che hanno pregiudizi di natura religiosa (perché il cavo anale non è destinato alla procreazione) o di natura omofoba (soprattutto per alcuni uomini, la masturbazione anale è connessa esclusivamente con l’omosessualità).
Naturalmente, il sesso non serve solo a procreare, ma è funzionale per alcuni alla ricerca del piacere, oppure all’affezione. E inoltre il cavo anale possiede moltissime terminazioni nervose, che sono uguali in tutti i generi e in tutti gli orientamenti sessuali: provare piacere per una pratica significa solo che in effetti abbiamo quelle terminazioni nervose e siamo predisposti psicologicamente al piacere per una pratica.
La masturbazione anale prevede essenzialmente la penetrazione, magari a seguito di carezze hot, dell’ano, con le dita o dei sex toy.
Può fungere da stimolante prima di un rapporto sessuale o può essere legata a un altro tipo di masturbazione, in solitaria o reciproca. In altre parole, la masturbazione anale può avvenire anche durante una fellatio o un cunnilungus.
Una tecnica di masturbazione anale a sé è invece l’anilingus (o rimming), che prevede stimolazione e penetrazione con la lingua del partner nell’ano.
In commercio esistono dei dildo anali (anche vibranti) e strap on (per chi non ha il pene), ma utilizzarli non è il giusto modo per approcciarsi a questa pratica per le primissime volte. Molto diffusi sono i plug anali progressivi, che consentono di arrivare alla dilatazione desiderata per gradi. Ne esistono in diversi materiali, dal silicone all’acciaio chirurgico.
In quest’ultimo materiale sono fatti i butt plug gioiello, che hanno una funzione per lo più decorativa o rispondente alle dinamiche dei giochi di ruolo. Non mancano i sex toy per effettuare il clistere, che non solo ha una funzione pulente per l’ano, ma può essere utilizzato anche questo per determinati giochi di ruolo o nel Bdsm.
Va da sé che, dato che il cavo anale non possiede una lubrificazione naturale, lo si deve rendere più accogliente in qualche modo: c’è chi opta per la saliva o per il liquido vaginale (con tutti i rischi per la salute che gli scambi di fluidi corporei possono comportare), per cui queste soluzioni sono da escludere.
A pochi euro potete comprare invece in farmacia un ottimo lubrificante a base d’acqua, che magari ha anche una bella profumazione naturale alla frutta.
Ci sono varie fasi per cui si arriva alla masturbazione anale completa. Un ano non è “elastico” come una vagina e questo significa che ci si deve arrivare per gradi a questa pratica (tanto che poc’anzi abbiamo parlato dei plug anali progressivi). Il fatto che l’ano sia così delicato, vuol dire che bisogna essere delicati a non provocare in se stessi o nel partner fastidi o lesioni. Incentivate l’altro a dirvi cosa prova, se piacere o dolore: a volte basta poco, come una sorta di voce guida, soprattutto se si è dei neofiti.
L’igiene deve essere impeccabile. Sappiamo tutte quali sia una delle funzioni più importanti dell’ano nel nostro organismo, per cui se si vuole sperimentare questa pratica, bisogna prepararsi adeguatamente con una pulizia profonda.
E naturalmente non si deve essere costipati, altrimenti rischiamo di sporcare il partner in una maniera che a qualcuno potrà anche piacere, ma è pericolosa dal punto di vista batterico, perché le feci sono piene di batteri. Guanti in lattice, preservativi e dental dam sono quindi assolutamente i benvenuti.
C’è una cosa importante da ricordare per quanto riguarda la masturbazione anale, se la si pratica in due o più persone: che, senza adeguata pulizia o protezione, non siamo al sicuro da malattie sessualmente trasmissibili.
Quando si parla di Mst, viene in mente in primo luogo l’Hiv, che però non si trasmette in questo modo, a meno della presenza di lesioni e conseguente fuoriuscita di sangue dall’ano, e che questo sangue sia a contatto con fluidi o lesioni del partner. Nondimeno bisogna stare attenti, perché altre infezioni come l’epatite, che si trasmette proprio per via oro-fecale, possono colpirci attraverso questa pratica.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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