Tra le tante attività erotiche tipiche del sesso kinky, ce n’è una che potrebbe risultare insolita a chi non la conosce. Si tratta del puppy play (o pet play) e fondamentalmente consiste nel travestirsi da animali domestici per poi avere (o anche no, come vedremo) un rapporto sessuale.

Come diciamo spesso in questi casi, non c’è nulla di male in questa pratica e dobbiamo liberarci dei pregiudizi, ma a una condizione: il consenso.

Il consenso è la prima cosa che deve esserci in tutte le pratiche erotiche e deve essere condiviso da tutte le parti in causa: senza consenso c’è solo molestia e violenza. Quando il consenso c’è (e ci sono tutte le condizioni che permettano di esprimere il consenso, dall’età alla relazione, fino alla consapevolezza) nessun’attività in cui ci si dà piacere reciproco può essere considerata in maniera negativa.

Cosa significa puppy play?

Fonte: @theitalianpuppy

Si tratta di un’espressione anglofona, puppy play (cucciolo) è un sottoinsieme del più generico pet play (animale domestico) che comprende i gioco di ruolo in cui ci si traveste, interamente o parzialmente, da animali, in particolare domestici e ci si comporta come tali, giocando, coccolandosi oppure sfociando in un rapporto sessuale. Il puppy play in specifico riguarda chi si traveste e atteggia come un cucciolo di cane ed è più che altro diffuso all’interno delle relazioni tra soli uomini.

Da ribadire con chiarezza, questa pratica non ha nulla a che vedere con la zoofilia, trattandosi di un gioco fatto tra esseri umani nel pieno consenso.

Come funziona e cosa prevede

Le sfumature del puppy play sono davvero tantissime. A volte ci si traveste integralmente, altre volte no, per esempio si indossano solo delle orecchie o una coda con un plug anale, e nel mezzo di questi estremi ci sono tantissime sfumature.

Le persone possono interagire “tra cani” dove eventualmente ci saranno rapporti di dominazione e sottomissione, oppure tra “cane e umano” (quest’ultimo definito handler) che avrà il compito di addestrarlo.

La diversificazione delle funzioni e quindi della messa in opera del puppy play è stata esplorata dagli studiosi Darren Langdridge e Jamie Lawson nel saggio dal titolo The Psychology of Puppy Play: A Phenomenological Investigation. Per realizzare lo studio sono state intervistate decine di persone addentro alla pratica, scoprendo che ci sono cinque scopi fondanti di cui i puppy player si avvalgono:

  • piacere sessuale;
  • relax e fuga dalla realtà;
  • gioco di ruolo per adulti ed eccitazione che ne scaturisce;
  • espressione dell’individualità;
  • ravvivare una relazione e vivere la sessualità in una comunità di simili.

Le maschere per il puppy play

Fonte: @theitalianpuppy

Come detto, le maschere per il puppy play possono essere le più disparate: alcune coprono integralmente il volto, altre sono solo dettagli animaleschi, come orecchie o nasi. Analogamente ci sono i costumi integrali o altri che possono lasciare coperte o scoperte alcune parti strategiche (o erogene) del corpo.

E ancora i plug anali che vengono utilizzati talvolta per indossare le code di animali possono essere parte della pratica stessa, per indurre l’eccitazione attraverso la stimolazione di quella parte del corpo.

Perché è così popolare?

È una pratica molto popolare proprio perché ha per ognuno un diverso valore e ogni persona o coppia la utilizza con diverse funzioni: alcune pratiche sessuali sono liberatorie, soprattutto quelle che coinvolgono i giochi di ruolo, ovvero quelle in cui ci si può distaccare dai problemi quotidiani ed essere lì in quel momento per il partner o la partner.

Lo studio di Langdridge e Lawson suggerisce che la motivazione primaria del puppy play è il piacere sessuale: il gioco di ruolo viene visto molto spesso come un preliminare a un rapporto più tradizionale oppure all’interno di una pratica filo-Bdsm.

Ma non si tratta solo di erotismo, si può infatti praticare il puppy play senza alcuna componente sessuale: fare qualche giochino può risultare per alcuni e alcune rilassante, perché si abbandonano le responsabilità tipiche dell’essere umano (doveri lavorativi, famigliari o altro), e quindi si abbandona anche lo stress quotidiano per un periodo limitato del giorno o della settimana. Si tratta quindi di un’eccitazione di tipo emozionale, che si vive sperimentando il mondo “attraverso gli occhi” di un cucciolo.

C’è poi la questione dell’appartenenza a una comunità. Certo, oggi in cui troviamo su Internet le community più varie dedite al sesso kinky o al feticismo, ognuno e ognuna di noi può trovare altre persone accomunate dalla stessa identica passione. E succede molto spesso che questa pratica si trasformi in una relazione, o solo sessuale o addirittura sentimentale: questo tipo di giochi erotici si basano sulla fiducia reciproca, per cui il passaggio dal rapporto sessuale alla storia d’amore non si può escludere a priori.

A proposito di comunità, The Italian Puppy organizza ogni anno l’elezione del puppy dell’anno con delle serate dedicate. Per il 2024 è stato eletto Pup Puma.

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