È capitato a tutte noi  almeno una volta nella vita – anche alle più disinibite e “sane” – di provare poco o tanto dolore, oppure fastidio, durante un rapporto sessuale. La causa, a meno che non ci siano patologie precise che comunque è bene verificare col medico, è una sola: la secchezza vaginale. Ossia mancanza di lubrificazione vaginale sufficiente, dovuta a diversi problemi che poi andremo a vedere nel dettaglio.
Può essere che la secchezza vaginale sia un disagio occasionale, quindi limitato. Ma se la situazione perdura nel tempo – dopo esserci confrontate sempre e comunque con il ginecologo – possiamo pensare di ricorrere con regolarità all’utilizzo di lubrificanti vaginali. Ne esistono di più tipi: possiamo per esempio usare un lubrificante cosiddetto pleasure, che si presenta generalmente in gel e serve per stimolare il piacere reciproco durante il rapporto sessuale, oppure un lubrificante ad uso medico. In quest’ultimo caso, è meglio che il lubrificante sia consigliato dal ginecologo, ma in casi estremi – magari in attesa della visita – è bene sapere che esistono lubrificanti a uso medico in vendita in farmacia o parafarmacia senza necessità di prescrizione medica, vale a dire della ricetta.

Passiamo quindi a vedere quali possono essere le ragioni della secchezza vaginale e quale lubrificante possa fare eventualmente al caso nostro!

1. Secchezza vaginale: perché accade e quando usare un lubrificante

Usare un lubrificante contro la secchezza vaginale
Fonte: Web

Ovviamente, se durante un rapporto sessuale non siamo abbastanza lubrificate – se interviene quindi un episodio di secchezza vaginale – il rapporto stesso perderà molto o tutto in piacevolezza; la secchezza vaginale inoltre provoca non di rado ansie o tensione tra i partner, altra ragione per cui è bene risolverla, e in fretta.
Le cause che portano a un’insufficienza di lubrificazione naturale possono essere le più disparate:

  • Insufficienza o non adeguatezza delle fasi preliminari del rapporto;
  • Menopausa;
  • Assunzione di determinati farmaci (nel dubbio leggete bene le controindicazioni e consultarsi col medico);
  • Irritazione vaginale da contatto (per esempio dopo un prolungato utilizzo di assorbenti interni, o dopo lunghe pedalate);
  • Condizioni di stanchezza, stress, depressione o ansia;
  • Contrazione muscolare;
  • Sbalzi ormonali post-parto o legati alla tiroide.

Come potete vedere, molte cause sono legate a doppio filo a un problema medico, spesso non grave, ma per il quale comunque è sempre bene – e non ci stancheremo mai di ripeterlo, sempre – rivolgersi a un dottore, almeno in prima battuta. Soprattutto per evitare di farsi più male che bene con il fai da te.

In ogni caso, vi accorgerete che anche il ginecologo nella stragrande maggioranza dei casi vi consiglierà – almeno in via transitoria – di ricorrere a un lubrificante vaginale. Come dicevamo ne esistono di diverse tipologie, procediamo dunque passandole in rassegna!

2. Panoramica sui lubrificanti intimi: caratteristiche, tipologie e utilizzo

Lubrificante intimo: caratteristiche, tipologie e uso
Fonte: Web

Il lubrificante intimo – detto anche lubrificante vaginale – ha la funzione di ridurre o eliminare l’attrito responsabile del dolore o del fastidio durante il rapporto sessuale. La messa a punto dei lubrificanti da parte delle aziende farmaceutiche è legata a un’ispirazione medica: il lubrificante vaginale è infatti un diretto derivato di quello chirurgico.

In termini generali, sono disponibili sul mercato tre tipi di lubrificanti vaginali, contraddistinti dall’ingrediente principale della composizione:

  • Lubrificante a base acquosa: è idrosolubile (si scioglie nell’acqua, vien da sé quindi che non è l’ideale se si hanno rapporti nella vasca da bagno) e non ha grosse controindicazioni, tanto da poter essere utilizzato anche nel sesso orale;
  • Lubrificante a base oleosa: è un composto, spesso in gel, di sostanze derivate dl petrolio (vaselina o baby oil sono molto diffusi). La base oleosa consente al lubrificante di avere maggiore durata rispetto a quelli a base acquosa, ma ne serve di più in termini di quantità e può provocare allergie. Altra cosa da non sottovalutare, è che il lubrificante a base oleosa scioglie letteralmente il lattice, non consente dunque di essere usato con preservativi in lattice naturale, pena la perdita di efficacia anticoncezionale e di protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili. Per lo stesso motivo non va usato nemmeno in abbinamento a sex toys in lattice naturale. Sono considerati a base oleosa anche lubrificanti fai da te come l’olio o il burro (preferibilmente da evitare);
  • Lubrificante a base siliconica: è quello dalla formulazione più recente. Ne basta poco per una buona durata, ma non sempre può risultare piacevole al tatto. Inoltre il lubrificante a base siliconica può rovinare la maggior parte dei dildo perché ne aggredisce la superficie. Questo tipo di lubrificante scioglie il silicone, ma non il lattice. Può lasciare macchie difficili da togliere su abiti e lenzuola.

Il lubrificante intimo non è utilizzato solo ed esclusivamente durante i rapporti sessuali: può essere infatti utile per alleviare il dolore di alcuni esami ginecologici particolarmente fastidiosi, di esami rettali, per l’inserimento di termometri anali o di clisteri.

Nei rapporti sessuali, il lubrificante si può applicare sul pene, sul dildo, nella vagina o nell’ano appena prima della penetrazione. Secchezza vaginale a parte, i lubrificanti aiutano la penetrazione durante il sesso analespecie se si tratta delle prime volte, particolarmente dolorose.

Infine, non dobbiamo dimenticare che possiamo usare il lubrificante in tutta libertà per la masturbazione, sia maschile che femminile. 

3. Gel lubrificanti e pleasure gel

Gel lubrificanti e pleasure gel
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Il gel lubrificante, detto anche pleasure gel (ossia gel del piacere), non è pensato per trattare problematiche specifiche bensì per aumentare il piacere di entrambi i partner durante il rapporto sessuale. A tal proposito esistono gel lubrificanti formulati appositamente sia per uomini che per donne, in modo da poter rispondere specificamente alle esigenze di ciascuno e favorire la soddisfazione nella vita sessuale di coppia.
Appartengono a questa categoria i gel lubrificanti a effetto riscaldante (per aumentare sensazioni e sensibilità) o eccitante, e sono generalmente a base siliconica. Volendo possiamo scegliere un pleasure gel profumato: ne esistono infatti di diverse fragranze, spesso fruttate.
Insomma, la scelta è vastissima, ci basta buttare un occhio agli scaffali di supermercati, farmacie e parafarmacie per accorgercene. Per il gel lubrificante non c’è necessità di una prescrizione medica, ma il nostro suggerimento è comunque di chiedere un parere al medico, giusto per verificare eventuali rischi di allergia o altro.
Infine, è bene ricordare che la maggior parte dei pleasure gel in commercio non contiene spermicida: se siamo alla ricerca di un effetto anticoncezionale, dunque, dovremo guardare altrove o aggiungere al lubrificante un ulteriore dispositivo.
Andiamo ora a vedere le caratteristiche dei lubrificanti intimi a uso medico!

 4. Lubrificanti vaginali a uso medico

Lubrificanti vaginali a uso medico
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In termini generali, i lubrificanti consigliati dai medici – sempre che si tratti di un problema relativamente lieve e non legato a patologie specifiche – sono a base acquosa. Non è un caso che venga scelto un lubrificante di questo tipo: è quello dalla composizione più innocua, difficilmente dà effetti collaterali e non ha sostanziali controindicazioni. Certo, magari a contatto con l’aria si secca più facilmente di un lubrificante a base oleosa, e pertanto può capitare di dover applicare il lubrificante più volte durante il rapporto.

I lubrificanti a base acquosa “replicano” la naturale lubrificazione vaginale e sono compatibili tanto con i profilattici quanto con il sesso orale. Come già accennato, l’unica eccezione d’utilizzo sono gli ambienti acquosi, che scioglierebbero il lubrificante.

Questo discorso vale in fase contingente, ossia per le necessità di lubrificazione durante il rapporto sessuale. Qualora invece il rapporto sessuale dia problemi nelle ore o nei giorni successivi – per esempio con prurito, rossori o irritazione – si passa a un altro genere di composti. Vale a dire creme specifiche (ma sempre acquistabili senza ricetta) spesso a base di lidocaina, un blando anestetico locale che tiene a bada le terminazioni nervose periferiche, arrestando o alleviando il dolore e il fastidio. La lidocaina peraltro ha la proprietà di limitare l’assorbimento sistemico del farmaco; tradotto: non ci sono effetti collaterali dovuti alla penetrazione nell’organismo della crema.

Una buona abitudine per combattere la secchezza vaginale potrebbe consistere nell’abbinamento parallelo di più prodotti: un buon detergente specifico per l’igiene intima (chiediamo sempre al medico quale sia il più adatto a noi), un lubrificante e una crema per il post-rapporto, in modo da poter vivere la nostra vita sessuale e di coppia in tutta serenità.

Per non trascurare nulla, e conoscendo le preferenze di molte di noi per i prodotti naturali, andiamo a scoprire quali siano i lubrificanti naturali e biologici.

5. Lubrificanti intimi naturali

Lubrificante intimo naturale
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I lubrificanti intimi naturali non sono molto diffusi, nel senso che già il lubrificante a base acquosa viene considerato un prodotto naturale. Se però preferiamo in toto un lubrificante biologico possiamo provare con gli olii – a patto di non dover utilizzare il preservativo che ne risulterebbe danneggiato -, per esempio l’olio di mandorla dolce, che ha un buon potere idratante ed è completamente naturale.

Volendo, poi, nei negozi o e-commerce di prodotti alimentari e non biologici e vegani si possono trovare lubrificanti vaginali naturali e vegan, con un’alta tollerabilità che permette anche l’applicazione frequente e per uso medico, nonché in presenza di preservativo. Si tratta di lubrificanti certificati 100% naturali e biologici, tollerati nei rapporti orali e disponibili anche in diverse profumazioni.

Naturale per naturale, scopriamo infine come preparare un lubrificante intimo fai da te!

6. Lubrificante intimo fai da te: se e come prepararlo

lubrificante intimo fai da te
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In primis, vediamo quali potrebbero essere alcuni rimedi naturali per la secchezza vaginale, in modo da fare azione preventiva.

L’aloe vera, per esempio, se applicata regolarmente all’interno della vagina aiuta la lubrificazione e l’idratazione e al contempo contrasta eventuali pruriti o dolori. Sembra poi che bere con regolarità un bicchiere di latte con un cucchiaio di zafferano possa aiutare a combattere la secchezza grazie alle proprietà del latte. Inoltre si può assumere a ogni pasto un cucchiaio di olio di semi di lino, ma solo se di ottima qualità e biologico. Attenzione pure all’alimentazione per mantenere stabile la lubrificazione vaginale naturale: possono aiutare in tal senso la soia e gli alimenti contenenti fitoestrogeni, per esempio mele, ciliegie, semi di lino, noci o sedano.

Se proprio volete darvi al fai da te, potete preparare un lubrificante a base acquosa con semi di lino, miele e succo di limone: si riempie una tazza di semi di lino e la si mette a bollire con una tazza d’acqua (regoliamo la quantità in base alla consistenza che desideriamo); infine possiamo aggiungere del miele, giusto per aromatizzare, e qualche goccia di limone. Questo lubrificante fai da te dura in frigo 2 o 3 giorni, quindi va usato subito.

Più complessa la preparazione di un lubrificante intimo fai da te alla camomilla: servono naturalmente infuso di camomilla (100 ml circa) più 5 ml di glicerina e 3 grammi di xantham gum. Gli ingredienti non sono semplici da reperire, per quanto poi il lubrificante abbia proprietà ottime: è ingeribile, biologico, neutro, ad alta tollerabilità e compatibile col profilattico.

Noi, in linea generale, consigliamo di scegliere un prodotto di qualità suggerito dal medico. Ma se proprio non possiamo fare a meno del fai da te, escludiamo almeno i prodotti che abbiamo in casa, come olii ad uso alimentare o per bambini, bagnoschiuma e amenità varie. Il motivo è presto detto: non conosciamo alla perfezione la composizione, che non soltanto potrebbe non essere adatta in veste di lubrificante intimo, ma potrebbe addirittura provocare problemi e allergie.

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