La sociosessualità di chi, single o in coppia, ha bisogno di rapporti occasionali
La sociosessualità non è un orientamento sessuale ma una scelta, quella di chi decide di avere rapporti sessuali senza ulteriori impegni emotivi.
La sociosessualità non è un orientamento sessuale ma una scelta, quella di chi decide di avere rapporti sessuali senza ulteriori impegni emotivi.
La crescita della consapevolezza nel rispetto ha portato probabilmente al conio del termine sociosessualità, per indicare in realtà qualcosa che già esisteva.
Non si tratta di un orientamento sessuale, che è innato, come per esempio omosessualità o eterosessualità. Si tratta invece di una scelta: la sociosessualità indica la volontà di avere rapporti sessuali con altre persone senza impegno. A volte le persone che la esercitano sono single, altre volte sono in una relazione consolidata.
Quindi nel fenomeno viene la tendenza ad avere rapporti occasionali con persone sconosciute/poco conosciute oppure essere in una relazione sul modello dei friends with benefits, ovvero le coppie di persone che hanno rapporti senza impegno all’interno di un’amicizia che può essere più o meno consolidata.
Come tutte le scelte che ognuno o ognuna di noi fa in tema di erotismo e relazioni, anche la sociosessualità presenta dei benefici, che sono:
In un mondo perfetto non ci dovrebbero essere differenze. O meglio ci piace pensare che le differenze non ci siano neppure oggi.
Purtroppo però c’è sempre una parte della società che distinguerà le donne dagli uomini per la propria sociosessualità: è lo stereotipo del maschio eroe che va con più donne e della “femmina leggera” che non si comporta bene.
È fondamentale tenere a mente che il cambiamento contro i pregiudizi parte da ognuno e ognuna di noi. Quindi potremmo bellamente infischiarcene di cosa pensa la gente: uomini e donne hanno diritto entrambi a una sessualità libera dai luoghi comuni, hanno diritto a reclamare il proprio piacere senza aver paura. Ma questo non significa che non si debba stare attenti ad altri fattori.
Gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili sono dietro l’angolo. Per cui anche se si è sociosessuali non bisogna mai dimenticare le buone pratiche in tema di contraccezione. Qualunque prodotto vi tuteli per le gravidanze indesiderate va bene, ma per esempio pillola e spirale non vi mettono in salvo da Hiv, epatiti e simili. Per questo è fondamentale usare da solo o in aggiunta a un altro contraccettivo, il profilattico, sia il condom, ovvero il preservativo maschile, sia il femidom, ovvero il preservativo femminile, ma anche il dental dam, nel caso di rapporti tra donne.
Oltre a tutelare la propria salute fisica, bisogna tutelare anche quella emotiva. Può succedere che quando ci si sente soli, si ricerchi la formula dei friends with benefits e alla fine si scambi il sesso con l’amore – anche perché conosciamo e stimiamo l’altra persona. Oppure può capitare addirittura che si scambi la solitudine con l’amore. Questo naturalmente non deve succedere: bisogna essere, nel caso accada, franchi con se stessi e con l’altra persona.
Tuttavia può capitare anche di innamorarsi. Anche in questo caso bisogna parlarne con l’altro o con l’altra. Può darsi che l’altra persona provi le stesse cose e si può iniziare la relazione, ma può darsi che non sia così, e allora sarà fondamentale ritornare solo amici o buoni conoscenti come prima. Se non riuscite da soli, chiedete un consulto a uno psicanalista, che vi aiuterà in un percorso di consapevolezza.
Il sesso dà dipendenza, è un fatto. Se questo vostro modo di approcciarvi all’erotismo dovesse iniziare a dare le avvisaglie di una dipendenza (per esempio se avete difficoltà nello svolgere azioni comunemente quotidiane perché avete il pensiero fisso), dovete mettere un punto alla sociosessualità, e rivolgervi anche a uno psicanalista che vi aiuti a uscire dalla vostra dipendenza.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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