La lingua cambia e si evolve. Ogni giorno i popoli e le comunità trovano nuovi termini, i neologismi, per indicare fenomeni recenti oppure per dare un nome a qualcosa che prima non c’era, o ancora trattare una situazione nella maniera rispettosa che merita.

La crescita della consapevolezza nel rispetto ha portato probabilmente al conio del termine sociosessualità, per indicare in realtà qualcosa che già esisteva.

Cos’è la sociosessualità?

Non si tratta di un orientamento sessuale, che è innato, come per esempio omosessualità o eterosessualità. Si tratta invece di una scelta: la sociosessualità indica la volontà di avere rapporti sessuali con altre persone senza impegno. A volte le persone che la esercitano sono single, altre volte sono in una relazione consolidata.

Quindi nel fenomeno viene la tendenza ad avere rapporti occasionali con persone sconosciute/poco conosciute oppure essere in una relazione sul modello dei friends with benefits, ovvero le coppie di persone che hanno rapporti senza impegno all’interno di un’amicizia che può essere più o meno consolidata.

I benefici della sociosessualità

Sociosessualità
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Come tutte le scelte che ognuno o ognuna di noi fa in tema di erotismo e relazioni, anche la sociosessualità presenta dei benefici, che sono:

  • non privarsi del sesso in un momento in cui non si è pronti per una relazione;
  • poter fare esperienza sessuale, cosa che potrebbe essere molto importante per tutt* ma in particolare per chi sta mettendo in dubbio l’orientamento sessuale che crede di avere;
  • sperimentare sul proprio piacere;
  • allontanarsi dall’emotività nei rapporti se è questo di cui si ha bisogno, come per esempio dopo una brutta rottura;
  • tornare in pista e liberare se stessi dai pregiudizi, in particolare per chi non ha rapporti con altre persone all’indomani della fine di una relazione importante.

Le differenze tra donne e uomini

In un mondo perfetto non ci dovrebbero essere differenze. O meglio ci piace pensare che le differenze non ci siano neppure oggi.

Purtroppo però c’è sempre una parte della società che distinguerà le donne dagli uomini per la propria sociosessualità: è lo stereotipo del maschio eroe che va con più donne e della “femmina leggera” che non si comporta bene.

È fondamentale tenere a mente che il cambiamento contro i pregiudizi parte da ognuno e ognuna di noi. Quindi potremmo bellamente infischiarcene di cosa pensa la gente: uomini e donne hanno diritto entrambi a una sessualità libera dai luoghi comuni, hanno diritto a reclamare il proprio piacere senza aver paura. Ma questo non significa che non si debba stare attenti ad altri fattori.

3 consigli per un sesso occasionale sicuro

Sociosessualità
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1. Non dimenticare i contraccettivi

Gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili sono dietro l’angolo. Per cui anche se si è sociosessuali non bisogna mai dimenticare le buone pratiche in tema di contraccezione. Qualunque prodotto vi tuteli per le gravidanze indesiderate va bene, ma per esempio pillola e spirale non vi mettono in salvo da Hiv, epatiti e simili. Per questo è fondamentale usare da solo o in aggiunta a un altro contraccettivo, il profilattico, sia il condom, ovvero il preservativo maschile, sia il femidom, ovvero il preservativo femminile, ma anche il dental dam, nel caso di rapporti tra donne.

2. Non scambiate il sesso con l’amore

Oltre a tutelare la propria salute fisica, bisogna tutelare anche quella emotiva. Può succedere che quando ci si sente soli, si ricerchi la formula dei friends with benefits e alla fine si scambi il sesso con l’amore – anche perché conosciamo e stimiamo l’altra persona. Oppure può capitare addirittura che si scambi la solitudine con l’amore. Questo naturalmente non deve succedere: bisogna essere, nel caso accada, franchi con se stessi e con l’altra persona.

Tuttavia può capitare anche di innamorarsi. Anche in questo caso bisogna parlarne con l’altro o con l’altra. Può darsi che l’altra persona provi le stesse cose e si può iniziare la relazione, ma può darsi che non sia così, e allora sarà fondamentale ritornare solo amici o buoni conoscenti come prima. Se non riuscite da soli, chiedete un consulto a uno psicanalista, che vi aiuterà in un percorso di consapevolezza.

3. Non esagerate

Il sesso dà dipendenza, è un fatto. Se questo vostro modo di approcciarvi all’erotismo dovesse iniziare a dare le avvisaglie di una dipendenza (per esempio se avete difficoltà nello svolgere azioni comunemente quotidiane perché avete il pensiero fisso), dovete mettere un punto alla sociosessualità, e rivolgervi anche a uno psicanalista che vi aiuti a uscire dalla vostra dipendenza.

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