Accanto al più noto orgasmo precoce maschile, esiste anche l’orgasmo precoce femminile.

Purtroppo, come riporta l’Istituto Beck, il fenomeno non è studiato come il suo omologo di diverso genere, probabilmente in parte a causa dei pregiudizi che circondano la sessualità femminile praticamente da sempre, ma anche perché l’orgasmo delle donne presenta una componente legata esclusivamente al piacere, non anche alla riproduzione.

Ma di cosa si tratta?

Cos’è l’orgasmo precoce femminile?

Come sempre, una premessa è d’obbligo: qui diamo solo informazioni di massima, se volete sapere qualcosa di più dettagliato e legato al vostro caso singolo, chiedete informazioni a ginecologi e sessuologi, che sapranno consigliarvi nella maniera più corretta.

Sostanzialmente però l’orgasmo precoce femminile è un climax che, a dispetto della stimolazione o della penetrazione, arriva troppo presto rispetto a un rapporto medio e rispetto ai desideri della donna.

Secondo Body and Soul, si tratta di un mito: sicuramente le questioni inerenti il piacere femminile che vengono taciute sono tantissime, ma sarebbe difficile dire quali tra esse è più urgente senza il rischio del benaltrismo.

Le cause e i fattori fisici e psicologici

Le cause fisiche o psicologiche possono essere legate a:

  • eccitazione eccezionale per un singolo rapporto sessuale o per un periodo più prolungato;
  • astinenza prolungata;
  • iperstimolazione contingente.

In pratica, si tratta più o meno delle stesse cause che coinvolgono l’orgasmo precoce maschile: in altre parole, una donna può provare l’orgasmo precoce femminile qualora sia costretta a una lunga astinenza (che può essere dettata da un problema di salute oppure da un calo della libido per esempio) e poi riprenda ad avere rapporti anche non regolari dal punto di vista della frequenza.

A questo si deve aggiungere che ci sono situazioni in cui l’eccitazione, così come la stimolazione, può essere molto forte e questo può portare all’orgasmo precoce. Quel che sembra certo è che la causa fisica non possa essere ricollegata alla sindrome dell’eccitazione sessuale persistente.

Le possibili conseguenze sulla psiche

Naturalmente l’orgasmo precoce femminile ha delle conseguenze quando i suoi effetti sono reiterati nel tempo. Può succedere infatti che il problema si presenti una tantum oppure solo a volte – perché appunto dettato da ragioni contingenti – e quindi non rappresentare di fatto un problema con tanto di conseguenze soprattutto psicologiche.

Diciamo che potreste contattare un professionista o una professionista se il fenomeno si ripete nelle settimane e nei mesi, soprattutto con cadenza regolare.

La prima conseguenza per la psiche è sicuramente la paura, ovvero la paura del dolore: dopo aver provato l’orgasmo, si potrebbe essere in situazione di ipersensibilità, quindi prolungare il rapporto sessuale potrebbe rivelarsi scomodo, doloroso o poco piacevole per alcune dopo il climax. Ma ci possono essere anche altre conseguenze, quali:

  • evitamento dei rapporti sessuali (il che, se la causa è proprio l’astinenza, diventa un circolo vizioso) o di parte di essi, per esempio eliminando la penetrazione dall’equazione;
  • incapacità di finalizzare un rapporto sessuale per mancanza di concentrazione sul piacere;
  • senso di colpa per non essere riuscite a trattenersi;
  • fastidio o disagio nella prosecuzione del rapporto.

I rimedi all’orgasmo precoce femminile

Orgasmo precoce femminile
Fonte: iStock

Come detto, per tutte le risposte è bene rivolgersi a un sessuologo o uno psicologo ma anche in ginecologo, che potrebbero optare anche per una terapia farmacologica: rivolgersi a un aiuto medico risulta di fondamentale importanza qualora l’orgasmo precoce femminile abbia influenzato negativamente la propria vita sessuale per un lasso di tempo significativo.

Può comunque essere utile:

  • prendersi il proprio tempo in un rapporto, quindi recuperare lentezza per evitare l’urgenza di un’eccitazione e di un desiderio troppo pressante;
  • non utilizzare i profilattici stimolanti per lei, ma quelli nella versione più comune;
  • gestire la propria vita sessuale in maniera più capillare, magari arrivando anche a programmare i rapporti.

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