Finora vi potrebbe essere capitato di esercitare o di sperimentare su di voi contrazioni vaginali volontarie durante un rapporto sessuale ma non sapete come si chiamano. Hanno infatti un nome: pompoir.

Ma di cosa si tratta? Come si fa? E farlo in modo consapevole può comportare qualcosa di diverso in termini di benefici? Le domande in questi casi sono tante, è naturale.

Che cos’è il pompoir?

Pompoir
Fonte: Pexels

Si tratta di una tecnica derivata dal tantra. Funziona in questo modo: solitamente nella posizione della cowgirl (o nelle sue varianti) la donna stimola il pene dell’uomo contraendo ritmicamente i muscoli che si trovano intorno alla sua vagina. Si può comunque esercitare in altre posizioni.

Secondo questa tecnica, il ruolo dell’uomo è decisamente ridotto, ma esiste anche il pompoir maschile, in cui l’uomo contrae ritmicamente il muscolo pubococcigeo, lo sfintere uretrale, nonché i muscoli del perineo, per cui il ruolo dell’uomo rientra in gioco.

Per quanto riguarda il pompoir femminile, ci sono delle cose da tenere a mente per alcune categorie. Innanzi tutto si dovrebbe evitare di fare gli esercizi preparatori alla tecnica se si ha un’infezione in corso, perché queste comportano l’inserimento di sex toy nella vulva e questo può peggiorare la situazione. Per quanto riguarda le mestruazioni in corso invece non ci sono particolari prescrizioni se non quelle igieniche relative all’inserimento dei succitati sex toy.

Per le donne incinte invece la questione è un po’ più complessa. Al corso pre-parto vengono insegnati a volte gli esercizi di Kegel: significa che anche le donne incinte possono fare esercizi preparatori. E, com’è noto, si possono avere rapporti sessuali penetrativi se si è in dolce attesa. A meno che non ci siano problemi: se nella gravidanza è tutto ok, dopo aver chiesto al vostro ginecologo o alla vostra ginecologa potete procedere; al contrario, se siete state messe a riposo (e quindi anche i rapporti sessuali sono fuori discussione) o se avete riscontrato un precoce accorciamento del collo dell’utero, è bene non fare neppure gli esercizi di Kegel.

I benefici del pompoir

In un articolo su Medium vengono enumerati i diversi benefici che comporta la tecnica del pompoir. E che sono:

  • una maggiore conoscenza del proprio corpo, e quindi del desiderio e del piacere;
  • si aumenta la massa muscolare e la forza dei muscoli coinvolti, con una più intensa sensibilità;
  • è più facile raggiungere l’orgasmo per le donne;
  • è più facile avere orgasmi multipli;
  • contrasta vaginismo e dispareunia;
  • rende la vagina più elastica;
  • fa durare il rapporto più a lungo;
  • accresce la lubrificazione vaginale.

La tecnica e gli esercizi del pompoir

Pompoir
Fonte: Pexels

Fare squat può essere utile a rafforzare i muscoli vaginali interessati nel pompoir femminile, tanto che alla fine della gravidanza vengono consigliati talvolta, come pratica in maniera cauta e lentissima (magari con un piccolo aiuto per l’equilibrio), alla fine del proprio tempo.

Poi ci sono esercizi di Kegel e esercizi simili a quelli di Kegel, perché come rimarca Intimina non c’è necessariamente identità tra Kegel e pompoir. Tanto che ci sono esercizi preparatori a quelli di Kegel per partire pian piano. Questi sono due:

  • l’ascensore: questo lo si fa da sole. Ci si abbassa e si fa un piccolissimo sforzo come per la minzione, successivamente ci si alza cercando di contrarre i muscoli vaginali contando lentamente fino a 5 e poi rilasciando. Lo si fa per serie di 10 volte, una volta al giorno;
  • il ciuccio: questo è da fare insieme a un partner. Mentre si viene penetrate, ci si spinge verso il basso, mentre sollevandosi si cerca di stringere i muscoli interni, come in un movimento di suzione intima.

Pompoir e sesso tantrico

Il pompoir, dicevamo, “discende” dal sesso tantrico. Tanto che in Asia meridionale esiste una tecnica affine chiamata kabazzah in cui la donna usa le contrazioni dei muscoli addominali per stimolare il pene del partner maschile (che resta passivo), come rimarca Performance Sexual.

In realtà si tratta di una tecnica molto più complessa del pompoir e pare che ci vogliano anni di allenamenti per eseguirla al meglio: ma se lo si fa bene, il rapporto dura molto più a lungo, oltre naturalmente a essere più soddisfacente e migliorare l’intimità e la conoscenza del partner.

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