Masturbazione: ecco perché non dovremmo avere paura di farci del bene

La  masturbazione è una pratica che nel corso della storia è stata oggetto di diversi e contrapposti giudizi, largamente accettata nell’antichità è stata poi condannata dal moralismo religioso e persino dalla scienza. Oggi però, dato che possiamo guardare all’autoerotismo con occhio critico e oggettivo, possiamo dire che in realtà masturbarsi non solo è divertente, ma fa anche parecchio bene!

Masturbazione: ecco perché non dovremmo avere paura di farci del bene

Perché farlo? I pro della masturbazione

La risposta giusta alla domanda “perché dovremmo masturbarci” sarebbe: ma perché non farlo? Ci sono molte attività che ci risultano appaganti, per le quali non abbiamo nessuna titubanza, quindi perché con l’autoerotismo dovrebbe essere diverso? Ovviamente a entrare in gioco, frenando certi impulsi, potrebbe essere un determinato moralismo religioso, in special modo quello cattolico, che è dell’idea che la masturbazione sia peccato; ignorando però che il fantomatico episodio biblico di Onan (dal quale deriva il termine onanismo, sinonimo di autoerotismo) non riguardava in realtà un atto di masturbazione, bensì un coito interrotto. Ogni individuo è ovviamente libero di credere in ciò che vuole e praticare le astinenze che preferisce, ma sappiate che se la religione non ha cambiato opinione riguardo al tema, la scienza lo ha fatto.

Nel corso del XVIII secolo infatti, alcuni medici, più per interessi economici che per vero fervore scientifico, si scagliarono contro la pratica dell’onanismo, dando inoltre fondo a quella diceria che annovera tra i possibili effetti collaterali anche la cecità. Queste superstizioni sono giunte fino a noi anche in tempi relativamente recenti, ma la medicina moderna è ormai del parere che la masturbazione non faccia affatto male al nostro corpo, che anzi, oltre a essere divertente, comporti anche non pochi benefici. Si tratta infatti di un buon rimedio contro lo stress e la depressione, aiuta a rafforzare i muscoli pelvici (nel caso della masturbazione femminile), aumenta il buonumore, allunga la vita e pare persino che masturbarsi faccia dimagrire.

Da sole o in compagnia, per mancanza di un partner o per incrementare una vita sessuale già attiva, qualsiasi sia il motivo e il modo con cui preferite masturbarvi, l’importante è quindi che lo facciate. Esiste ancora un certo tabù legato a questo tema e soprattutto le donne sono restie a confessare quest’intima attività, ma si spera che con il progressivo aumento di consapevolezza riguardo ai benefici, le cose in futuro possano cambiare, anche perché non sarebbe corretto lasciare questo svago unicamente ad appannaggio degli uomini, di certo più abituati a praticare (e dichiarare di fare) autoerotismo.

La masturbazione femminile. Come farla?

Non esiste un manuale per le perfette tecniche di masturbazione ed è facilmente intuibile il perché. Ognuna di noi è infatti fatta a modo proprio, con una corporatura e delle preferenze diverse, quindi quello che può essere piacevole per me non è detto lo sia anche per altre. Nonostante questo, ci sono alcuni classici modi con cui ci si può masturbare che difficilmente potranno non piacere. Abbiamo cercato quindi di raccogliere per voi alcune “linee guida” da seguire.

  • Il protagonista della scena, il clitoride: il clitoride è forse il punto più sensibile del corpo di una donna e, a differenza del leggendario punto G, assolutamente facile da trovare. La prima modalità di autoerotismo, e anche la più diffusa, consiste quindi nella stimolazione di questo punto, che può tranquillamente portare a orgasmi più che soddisfacenti. Se il vostro partner è intenzionato a procurarvi piacere in questo modo è bene ricordarglielo. Difatti gli uomini, come sempre troppo frettolosi, tendono a concentrarsi unicamente sulla penetrazione, dimenticandosi dell’importanza del clitoride.
  • Il sesso fai da te, l’auto-penetrazione: La stimolazione interna della vagina, con una o più dita, può rappresentare un’alternativa, o ancor meglio un proseguimento, alla sola sollecitazione del clitoride, fornendo così alla donna una simulazione di un rapporto sessuale vero e proprio. Rispetto a quest’ultimo ovviamente alcune cose sono ben diverse, ma se state pensando che la masturbazione di questo tipo non possa nemmeno competere con una penetrazione vera, vi dobbiamo far ricredere. Difatti l’assenza di un partner da accontentare e soddisfare, e quindi con la completa attenzione rivolta solo su se stesse, potrebbe risultare una svolta davvero appagante. Un momento tutto solo per noi, nel quale sgombrare la mente e regalarci piacere. Se poi è il vostro uomo a praticarlo, scoprirete che questa manciata di pepe al rapporto non potrà che fare bene alla coppia.
  • I migliori amici delle donne, i sex toys: per aiutare la masturbazione l’ingegno umano ha capito ben presto che si poteva andare ben oltre le semplici dita e ha dato quindi origine ai più variegati “utensili”, definiti comunemente sex toys. Ormai la scelta a riguardo è vastissima, e potete scegliere tra quelli che servono solo per la stimolazione del clitoride, oppure per le penetrazioni più verosimili, dai sex toys anali a quelli di design. C’è davvero l’imbarazzo della scelta.
  • Il piacere senza mani: alcune donne riescono a raggiungere l’orgasmo senza l’utilizzo delle dita, semplicemente strofinandosi contro diverse superfici, stimolando così il monte di venere. Abbandonarsi a questa modalità di masturbazione potrebbe risultare un’interessante novità e scoprire quale oggetto meglio si addice al vostro piacere sarà una ricerca ricca di sorprese. Inoltre, se avete voglia di giocare un po’ con il vostro uomo e di farlo impazzire, potreste sempre usare il suo pene come un vostro personale giocattolo: mettetevi a cavalcioni sopra di lui, nella posizione dell’Amazzone, e iniziate a strofinarvi senza farlo entrare. Per voi il piacere è assicurato, in più “obbligarlo” ad aspettare potrebbe aggiungere un’ulteriore nota trasgressiva, che non potrà non eccitarvi ulteriormente.

La masturbazione maschile

Fino a questo punto ci siamo concentrate sulla masturbazione femminile, ma è bene parlare anche di quella maschile, in quanto, anche se non direttamente coinvolte, conoscere questo lato del partner è fondamentale per avere una vita sessuale sana e un’intesa affiatata.

Innanzitutto sappiate che per quanto voi siate disponibili, il vostro uomo tenderà comunque a praticare dell’autoerotismo ogni tanto. Non interpretatelo come un insulto o sintomo del fatto che non si senta soddisfatto. Infatti è normale che possa aver voglia anche di ritagliarsi del tempo per se stesso e procurarsi piacere da solo. È un modo per scaricare lo stress. Inoltre vi aiuta ad avere un uomo più rilassato e di buon umore, senza la necessità di concedervi per forza. In più questa abitudine maschile è un modello che dovremmo seguire noi stesse.
Pornhub, riviste o i famigerati hentai giapponesi, sono solo alcuni esempi che stimolano la fantasia erotica maschile.

Non fatelo quindi sentire in colpa se ogni tanto si ritaglia questi spazi, anzi cercate di rendervi partecipi. Vi assicuriamo che chiedergli di poter assistere a una sua seduta, come semplici spettatrici, lo ecciterà moltissimo, nonostante un eventuale suo imbarazzo iniziale, che non potrà non divertirvi. Oppure proponetevi di sostituirvi ai poco originali filmati pornografici in cui potrebbe cedere e offritegli uno spettacolo privato che non potrà dimenticare. Da qui alla masturbazione reciproca il passo sarà poi breve. Insomma, non dovete considerare la masturbazione come un’attività necessariamente estranea al sesso, da svolgere per forza in solitudine o negativa per la coppia.

Discorso diverso nel caso in cui il vostro uomo faccia invece un ricorso eccessivo all’autoerotismo. Casi di masturbazione compulsiva potrebbero infatti significare che c’è qualcosa che non va, non tanto nell’atto in sé, ma nei motivi che lo provocano. In questi casi la soluzione migliore è sempre parlarne e cercare di trovare assieme le cause, in modo da risolverle.

I casi particolari

Ora che abbiamo preso dimestichezza con il tema e non rischiamo più di vergognarci, possiamo prendere in considerazione anche alcune questioni particolari, riguardanti domande che spesso si fa fatica a porre. La prima è relativa alla masturbazione in gravidanza. Possiamo infatti dedicarci a questa pratica senza danni per il bambino? Certo che sì, procurarci piacere non ci farà che stare bene e la produzione di endorfine che segue un orgasmo ci aiuterà ad affrontare meglio la gravidanza. L’unica accortezza è di evitare l’utilizzo di vibratori, in quanto le onde elettriche possono infastidire il feto, ma per il resto potete pure sbizzarrirvi.

La seconda tematica, per molte ancor più imbarazzante, riguarda la masturbazione anale. Nonostante il tabù che vige sul piacere legato al “lato B”, non sono poche le donne che praticano regolarmente sesso anale e quindi non deve stupire che l’autoerotismo possa interessare anche questa parte del corpo. Oltre a essere un ottimo (a volte necessario) preliminare, può anche rivelarsi un intrattenimento divertente da svolgere da sole. Difatti la masturbazione anale in solitudine può aiutare ad avvicinarsi gradualmente a questo tipo di sesso, senza imbarazzi e prendendoci esattamente il tempo che ci serve. Inutile dire che esiste una varietà infinita di sex toys che possono aiutarci in questo.

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